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Economia

Buste paga: da gennaio aumentano tutte ma le cifre sono molto diverse, elenco completo

Buste paga e l’aumento di gennaio. Occorre fare un po’ di chiarezza dal momento che alcune cifre, ventilate nei giorni scorsi, non sono state confermate.

Vogliamo l’anno nuovo. Sembra quasi un grido disperato e di speranza quello che in tanti stanno lanciando in queste ultime settimane. Vuoi perché un anno come il 2022 non lo si augura nemmeno al peggior nemico, vuoi anche perché dal 2023 dovrebbero arrivare i tanto annunciati aumenti di stipendi. L’avvio al tutto era stato dato dal governo presieduto da Mario Draghi, ora il lavoro è stato proseguito dal governo di Giorgia Meloni.

Buste paga (I Love Trading)

Aumenti di stipendi che mai, come in un periodo come questo, sono attesi come la manna dal cielo. Si è tanto parlato di questo tema nelle passate settimane e qualcuno si è anche sbilanciato, forse un po’ troppo, sulle cifre che riguarderebbero tali aumenti. Forse è il caso di fare alcune precisazioni in merito su un tema, giustamente, ritenuto molto importante dai lavoratori.

Buste paga, arrivano gli aumenti. Ma quali?

Quando arriva gennaio? Mai come quest’anno si attende il nuovo anno, ingenuamente speranzosi e creduloni. Se due anni di pandemia hanno lasciate segni evidenti nei cuori e nelle menti di tanti, il 2022 ci lascia in eredità ferite difficilmente rimarginabili. Se durante la pandemia la splendida città di Bergamo è stata l’immagine simbolo di come un virus possa spazzare via centinaia di vite umane in un baleno, approfittando in pieno delle carenze e delle incompetenze umane, Bucha, a nord ovest di Kiev, è l’immagine simbolo di come l’orrore della guerra possa spazzare via centinaia di vite umane lasciandole in strada, divorate dai cani.

La guerra è infinitamente peggiore della pandemia. La guerra è peggio di tutto. Per questo si attende gennaio. Ed in tanti lo attendono anche perché sono stati annunciati i tanto sospirati aumenti di stipendi. Nelle settimane scorse si sono susseguiti annunci a loro volta seguiti da indiscrezioni che parlavano espressamente di cifre. Gli stipendi degli italiani inizieranno a salire a partire dal gennaio 2023, anche grazie agli ultimi ritocchi apportati al taglio del cuneo fiscale e presenti all’interno del maxi – emendamento alla Legge di Bilancio, la prima dell’esecutivo Meloni. Obiettivo dichiarato è il taglio di 5 punti del cuneo da qui alla fine della legislatura, fra cinque anni.

Ma come cambiano i salari?

Parlando di salari contano esclusivamente i numeri, ed allora facciamoli. Per tutti i redditi entri i 35mila euro viene confermato quel 2% di sconto introdotto già con il governo Draghi. Aumenta al 3% per i redditi fino a 25mila euro, con un importante aumento di coloro che vedranno la loro busta paga un po’ più pesante. Facciamo degli esempi.

Chi oggi guadagna 1000 euro lordi al mese, nel 2023 verserà 10 euro in meno di contributi e sarà quella la somma che si ritroverà in più in busta paga, dal momento che il taglio del cuneo si trasforma immediatamente in aumento in busta paga.

Buste paga (I Love Trading)

Per chi guadagna 1300 euro, invece l’aumento in busta paga, sarà di 13 euro, così per chi guadagna 1500 euro, l’aumento che si ritroverà in busta paga sarà di 15 euro. Piccoli aumenti che sembrano piccoli segnali nella direzione di una strada che s’intende intraprendere.

Stefano Vori

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