Il governo di Giorgia Meloni ha prorogato il bonus asilo nido anche nel 2023. Il sussidio dipenderà in base al valore ISEE.
In Italia diventa sempre più difficile trovare famiglie monoreddito. Sicuramente è un bene per la stabilità economica ma dall’altra parte pone l’attenzione su chi ha dei figli. Non tutti i genitori possono contare sul supporto dei nonni ed allora diventa fondamentale iscrivere il nostro bambino ad un asilo nido. Nel 2023 sono in arrivo importanti novità sul bonus riservato per chi decide di iscrivere i propri figli ad un asilo nido. Una agevolazione di non poco conto per contrastare il carovita che sta riducendo il potere d’acquisto delle famiglie.
Il governo Meloni ha prorogato anche per il 2023 il bonus asilo nido che permette di pagare più facilmente le rette di strutture private o pubbliche. Sarà possibile richiederlo anche per forme di supporto presso la propria abitazione in aiuto a bambini (con meno di 3 anni) affetti da gravi patologie croniche. Il bonus dà diritto al rimborso di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati. Il beneficio è rivolto ai genitori di figli nati, adottati o affidati fino a tre anni d’età e consiste in un bonus per sostenere le spese per l’asilo nido o in un contributo per il supporto presso la propria abitazione, in caso di bambini impossibilitati a frequentare l’asilo perché affetti da gravi patologie.
Quali spese copre bonus asilo nido 2023?
Il bonus nido può essere corrisposto, previa presentazione della domanda da parte del genitore, per contribuire ai seguenti servizi:
- pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (c.d. contributo asilo nido);
- utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione a beneficio di bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche (contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione).
Il valore del bonus asilo nido viene calcolato in base all’Isee e nel 2022 è stato rimodulato nei tre seguenti scaglioni:
- fino a 3.000 euro per le famiglie con Isee fino a 25.000 euro;
- 2.500 euro per le famiglie con Isee da 25.000 euro euro a 40.000 euro;
- fino a 1.500 euro (136,37 euro mensili) per le famiglie con Isee da 40.000 euro in su.
La domanda si fa direttamente online sul sito dell’INPS. Basta avere lo Spid.
Bonus asilo nido: il paradosso
Guardando ai Paesi dell’Unione Europea, l’Italia resta ancora indietro per quanto riguarda il sostegno ai genitori lavoratori. I paesi nordici, in particolare la Danimarca, sono i campioni europei per quanto riguarda l’accesso a sussidi e sovvenzioni alle famiglie con figli. Anche la Francia e i Paesi Bassi sono noti per la loro generosa politica. La Germania e il Regno Unito, rimasti indietro per molto tempo, hanno recuperato terreno negli ultimi anni, mentre la Spagna e l’Italia appaiono ancora come i paesi meno solidali. Probabilmente è anche questa una delle cause per cui nel nostro Paese si fanno sempre di più meno figli. Lo Stato fa ancora troppo poco per le famiglie. La conseguenza è che L’Italia invecchia anno dopo anno con aumento della spesa pubblica perchè più si è anziani e più si necessitano di cure.