Fai attenzione a come ti comporti nel gruppo WhatsApp delle mamme. Se scrivi queste cose potresti finire nel penale
Le applicazioni di messaggistica istantanea, insieme alla diffusone globale dei dispositivi elettronici come gli smartphone, hanno letteralmente rivoluzionato il modo di comunicare, relazionarsi e non solo.
Sono in moltissimi, infatti, ad aver modificato totalmente le proprie abitudini comportamentali per via del largo utilizzo di queste applicazioni e di questi dispositivi. Negli ultimi anni, applicazioni come quella di cui vi stiamo per parlare è entrata a far parte anche di molti ambienti lavorativi e formativi, come appunto la scuola (e ciò che gira attorno alla vita di questa istituzione); tuttavia, spesso si incorre in errori anche piuttosto gravi e problematici. Fai attenzione a come ti comporti nel gruppo WhatsApp e a cosa scrivi: potresti finire nel penale.
Secondo le ultime normative emesse, le chat create su WhatsApp delle mamme di alunni e alunne scolastiche devono essere utilizzate solamente per fini scolastici e per le emergenze. Questa regola vale sia per gli insegnanti che, ovviamente, per i genitori ed è importante attenersi a comunicazioni esagerate e per nulla pertinenti allo scopo per cui è stato creato il gruppo WhatsApp. Ma chi ha stabilito queste regole e norme?
Nello specifico, sono le stesse singole scuole a stabilire quelle che sono le regole da rispettare all’interno delle chat di gruppo che fungono da strumento di comunicazione tra scuola/alunni/genitori. Sarà la scuola, infatti, a dover stabilire quello che è l’insieme di normative che vanno a creare il regolamento interno riguardo metodi e modalità di comunicazione tra docenti, studenti e genitori. In questo modo, infatti, si cercherà di evitare che le chat di gruppo diventino ben presto in strumenti di conversazione generale, senza alcuna utilità per il contatto scuola-famiglia. Inoltre, è assolutamente importante fare attenzione che il tono utilizzato nelle medesime chat non diventi esagerato, poco rispettoso e assolutamente non conforme alle norme di privacy.
Lo scopo di queste chat di classe, infatti, è quello di effettuare comunicazioni con finalità didattiche e orientative, soprattutto per dare un supporto in più a genitori e alunni. In questo caso, quindi, il consiglio è quello di intervenire solo se richiesto in maniera diretta dagli amministratori del gruppo (spesso insegnanti o presidi) e scrivere messaggi solo inerenti allo scopo.
Come dicevamo, intervenire in maniera scorretta, esagerata e irrispettosa nelle chat di gruppo potrebbe avere conseguenze spiacevoli. Nel caso in cui di commenti esagerati, o offese, da parte degli studenti o degli insegnanti sono previste sanzioni particolarmente pesanti. Per quanto riguarda i docenti sono previsti rimproveri verbali o scritti ma, nei casi più gravi, si può andare dalla sospensione della retribuzione fino al licenziamento.
Gli studenti che non utilizzano le chat di WhatsApp di gruppo scuola in maniera corretta, invece rischiano sanzioni penali. Questo può avvenire nel caso di lesione della privacy o ingiuria. È infatti reato anche offendere un insegnante o un altro studente e potrebbe configurarsi il reato di diffamazione.
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