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Pensioni, altro che aumenti: ecco perché sono diminuite vertiginosamente

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Loris Porciello

In molti si aspettavano un aumento delle pensioni ed invece per molti italiani è arrivata la mazzata decisiva: il motivo della flessione.

Continuano a calare gli importi delle pensioni. Infatti nel primo semestre l’Inps ha liquidato rendite per un importo medio di 1.153 euro al mese, segnando quindi un calo dell’1,7%. Questo oramai è un trend negativo consolidato da anni.

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Pensioni, attenzione: ecco il motivo del calo del sussidio (ILoveTrading)

Nonostante il numero di prestazioni erogate dall’Inps continua a calare l’importo delle pensioni. Nel corso dell’ultimo anno l’assegno è ammontato a 1.153 euro, facendo segnare un calo del 1,7% rispetto allo scorso anno e del 4,1% rispetto al 2020. A pubblicare il dato statistico ci ha pensato l’Osservatorio sui flussi di pensionamento dell’Inps. Inoltre nella nota l’Istituto ha voluto specificare che si tratta di tutti i tipi di pensione: vecchiaia, anticipate, di invalidità, ai superstiti, appartenenti a ogni gestione previdenziale.

Nella lista inoltre sono compresi anche gli assegni sociali. Le prestazioni erogate dall’Inps nel 2022 sono ben 877.724, per un importo medio mensile di 1.153 euro. Inoltre sono sostanziose le differenze tra le pensioni di vecchiaia (845 euro) e quelle le anticipate (1.907 euro). Inoltre è in calo anche il numero degli assegni liquidati con anticipo (-18,21%). Il dato risale all’esaurimento nel 2021 di Quota 100 sostituita da Quota 102.

Mentre di queste rendite l’importo medio erogato è di 1.381 euro e per le donne pari a 976 euro. Questo è un calo generalizzato che non ha fatto altro che aumentare il gender gap.

Pensioni, diminuisce l’importo erogato: il motivo

Oltre alla diminuzione dell’importo erogato, in queste ore fa discutere anche l’aumento del gender gap. Questo è dovuto ad Opzione Donna, visto che gli assegni liquidati con questo sistema risultano diminuiti.

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Diminuisce ancora l’importo – ILoveTrading

Il motivo dietro al calo delle pensioni è il sistema di calcolo di rendita. Inoltre a causare il calo ci ha pensato anche la rivalutazione del montante contributivo legato all’andamento del Pil e non all’inflazione. Ad oggi le pensioni sono erogate specialmente con il calcolo misto. Questo significa che è in parte retributivo. Ogni anno che passa però il calcolo si sposta sempre più verso la parte contributiva con conseguente penalizzazione.

Ad oggi il 70% delle pensioni erogate sono liquidate nel regime contributivo ed il restante con quello retributivo. Questo rende il calcolo della pensione meno conveniente rispetto al passato. Col passare degli anni quindi l’importo scende, il tutto nonostante l’età per andare in pensione tende ad aumentare per effetto dell’esaurimento delle uscite anticipate.

Secondo le previsioni nel 2035, quando il sistema contributivo sarà entrato a pieno regime, tutte le pensioni avranno un importo medio ancora più basso.

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