Con l’inverno che si fa sentire a suon di neve e gelo, dopo settimane di caldo anomalo un po’ in tutta Italia, si riaccende la preoccupazione per il caro bollette. Ma spunta anche un’interessante novità per il pellet.
Il governo ha confermato il bonus 2023 tra gli incentivi statali per ridurre la domanda e il consumo di gas nel nostro Paese. Vediamo insieme come funziona una delle misure più interessanti: il rimborso 65%.
Premessa: il pellet rappresenta una scelta green, quindi amica dell’ambiente ma anche conveniente dal punto di vista economico. E se è vero che il prezzo è aumentato a inizio stagione, in questo momento si registrano le prime diminuzioni per l’acquisto della materia prima, e il trend per il 2023 è al ribasso.
La buona notizia è che per tutti coloro che scelgono di riscaldare casa con il pellet anziché a gas, è previsto un rimborso immediato pari al 65% della spesa sostenuta tramite Conto Termico. E vale per tutti, senza alcuna distinzione tra lavoratori o disoccupati né soglie di reddito Isee. Non solo: l’IVA per acquistare il pellet da bruciare è stata ridotta al 10%. E se l’impianto di riscaldamento è obsoleto e va completamente sostituito, è possibile beneficiare dei contributi regionali a fondo perduto in aiuto del cittadino per l’acquisto di caldaie di nuova generazione, più efficienti e a minor impatto ambientale.
Considerando che il prezzo che una stufa a pellet si aggira intorno ai 1.500-3.000 €, lo sconto di cui si può usufruire non è affatto trascurabile. Se invece si intende installare un intero impianto, per alimentare con la stufa anche il riscaldamento di tutti i termosifoni della casa, il prezzo sale fino a 4.000 €, ai quali vanno aggiunti costi accessori come quelli relativi alla canna fumaria, oltre ovviamente a quello giornaliero dei sacchi di pellet da bruciare.
È il GSE (Gestore dei servizi energetici) a gestire il Conto Termico appositamente dedicato a tale iniziativa. Chi ottiene l’accesso a questo conto, usufruisce del rimborso immediato del 65% delle spese sostenute per l’acquisto di una stufa a pellet o per la realizzazione dell’intero impianto termico a essa collegato. Va da sé che tutte le apparecchiature devono rispondere a specifici requisiti energetici imposti dalla legge: tutte le informazioni al riguardo sono disponibili sul sito del Gestore.
Inoltre, quanti intendono procedere con questo genere di interventi di efficientamento energetico della propria abitazione, possono approfittare anche del bonus 65% con l’Ecobonus e del bonus 50% per i lavori di ristrutturazione edilizia. Nel primo caso, la spesa massima su cui applicare il bonus è pari a 30mila euro, nel secondo il tetto da rispettare è di 96mila euro. Entrambe le agevolazioni sono state rinnovate fino a dicembre 2024 con la Legge di Bilancio 2023. Un’occasione da non lasciarsi scappare.
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