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Economia

Bonus casa: bloccati 15 miliardi di crediti, tremano le famiglie

Ancora problemi sul fronte bonus casa. Ad oggi risultano bloccati15 miliardi di crediti. Una cifra impressionante che fa tremare le famiglie

Continuano i problemi per quanto riguarda i bonus casa. Non risulta ancora sbrogliato il nodo che permetterebbe di far riprendere a pieno regime il lavoro di migliaia di cantieri che ad oggi risultano fermi.

Bloccati 15 miliardi. Situazione complessa per i bonus casa, Ilovetrading

Secondo l’ultimo aggiornamento dei dati è in atto un blocco imponente di cica 15 miliardi di crediti che rischia di tenere “in ostaggio” quasi 6 mila cantieri. Sono migliaia le imprese che ora rischiano di fallire con la conseguenza di circa 9mila lavoratori che potrebbero rimanere senza un impiego. Ecco la situazione spiegata.

Bloccati 15 miliardi di crediti: ancora difficoltà per i bonus casa

Quando si parla di Bonus casa 2022 si intende l’insieme di tutti quegli incentivi fiscali (sotto forma di detrazione) utili a quei contribuenti che intendono effettuare lavori di restauro, ristrutturazione o la messa in sicurezza della propria casa. Tra i più famosi vi è certamente il Superbonus 110%, il quale però ha attirato molte critiche per via dei molti episodi di truffa e dell’enorme dispendio di risorse pubbliche che ha comportato la sua attuazione.

Nonostante le modifiche da parte del Governo Draghi, prima, e dell’esecutivo Meloni, poi, i problemi non sono stati affatto risolti e ora la situazione parla di un blocco di 15 miliardi di crediti che potrebbe causare effetti macroeconomici di proporzioni preoccupanti. Tutto ciò sta provocando grande instabilità e incertezza nel settore, oltre a mettere a rischio la stabilità di almeno 25mila imprese dell’edilizia. Per non parlare del pericolo di fallimento che stanno correndo circa 1.700 di queste, oltre, ovviamente, alla possibilità di perdita di 9mila posti di lavoro. La catena di venditori e acquirenti di crediti non sta più girando, causando difficoltà a banche, intermediari finanziari, committenti, imprese e famiglie.

15 miliardi bloccati e migliaia di imprese a rischio, Ilovetrading

Il Consiglio generale dell’Associazione dei costruttori (Ance) ha evidenziato la gravità di questa situazione, specificando che sono ormai numerosissimi i cantieri che si stanno fermando, oltre al fatto che sono partiti numerosi contenziosi per via dell’interruzione dei lavori. Il contesto è quello in cui molte banche non hanno liquidità sufficiente per pagare i lavori, mentre le aziende non riescono a saldare i debiti con i loro fornitori.

Le soluzioni della politica

La politica è quindi attualmente al lavoro per cercare soluzioni adatte a risolvere la situazione. Sono quindi partite le richieste di incontro con il ministero dell’Economia da parte di numerose associazioni (come Abi, Ance, Consiglio nazionale dei commercialisti e Confedilizia). Incontri che ci sono stati e che sono stati incentrati su tre temi principali. Il primo riguarda gli effetti dei procedimenti in ambito penale. Alcune pronunce della Cassazione hanno stabilito un principio penalizzante per chi compra questi crediti, causando un forte disincentivo tra chi vorrebbe investire. Dunque, le proposte sono quelle di eliminare gli effetti del sequestro per chi acquista in buona fede, ma è di difficile attuazione e la richiesta delle associazioni è quella di ridurre le responsabilità almeno per quanto riguarda le cessione in ambiente protetto.

Il secondo obiettivo è quello di replicare il cosiddetto “modello Treviso”. L’intenzione è quello di dare la possibilità alle Provincie di acquistare dalle anche decine di milioni di euro di crediti. Infine, c’è la forte richiesta di un ritorno sul mercato da parte di Poste, il quale ha avuto un ruolo importante nell’aumento della cessione dei crediti.

 

Gianluca Merla

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