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RdC: partono le misure sostitutive | Cifre subito sul conto e regole per averle, non puoi sbagliare

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Riccardo Magliano

Nonostante la cancellazione del reddito di cittadinanza, il Governo non ha intenzione di lasciare le persone da sole. Ecco le misure sostitutive.

Il Governo ha ormai deciso e concretizzato la cancellazione del reddito di cittadinanza nel 2024 per molti dei percettori. Per questi, tuttavia, si sta pensando a degli aiuti sostitutivi, non economici, ma di aiuto alla ricerca di un lavoro.

RdC: partono le misure sostitutive
Misure alternative al reddito di cittadinanza – ilovetrading

Il reddito di cittadinanza ha sempre spaccato a metà l’opinione pubblica e la politica. Da una parte lo schieramento di chi afferma che si tratta di una misura necessaria per aiutare quella fascia di popolazione che non riesce a trovare un’occupazione. Dall’altra chi dice che si tratta soltanto di una misura di assistenzialismo spicciola che spinge la gente a rimanere a casa e non cercare un lavoro vero. L’unica cosa certa è che la misura portabandiera del Movimento 5 Stelle è stata un fallimento su almeno metà della sua ragion d’essere. Si parla, ovviamente, di essere una misura che permettesse ai moltissimi disoccupati in Italia di trovare un’occupazione.

Questa è una delle ragioni per cui il Governo Meloni ha deciso prima di ridurre e poi di cancellare il reddito di cittadinanza, almeno per quelle persone che la maggioranza ritiene essere non in diritto di percepire tale sussidio. Già nel 2023, le persone tra i 18 e i 59 anni abili al lavoro hanno dei seri limiti a quanto e come possono accedere al reddito di cittadinanza. Per loro la percezione del sussidio si riduce da 18 mesi a 7, e la sua percezione è legata alla partecipazione di un corso di formazione professionale della durata di almeno 6 mesi. Si tratta di restrizioni ancora più stringenti di quanto non lo fossero quello della misura originale.

Via il reddito di cittadinanza, ma come aiutiamo i disoccupati?

Nonostante la cancellazione del reddito di cittadinanza, tuttavia, il problema della disoccupazione in Italia rimane. Già a dicembre, quando è stata approvata all’interno della Legge di Bilancio la cancellazione del sussidio, la Ministra del Lavoro, Calderone, aveva sottolineato l’importanza di trovare delle misure di aiuto sostitutive per quelle persone che non riescono a trovare lavoro in Italia. Nonché l’impegno del nuovo Governo di trovare delle soluzioni congrue al problema.

Recentemente la Ministra è tornata sull’argomento in un’intervista al Sole 24 Ore. Il lavoro del Governo sui percettori attuali del reddito di cittadinanza sarà duplice. Da una parte quello sui non occupabili, ovvero coloro che, per una ragione o un’altra, non hanno possibilità di lavorare. Questi continueranno a percepire il reddito di cittadinanza come in precedenza.

misure alternative al reddito di cittadinanza
Nuovi aiuti dallo stato, ecco le cifre – Ilovetrading

Il problema dei disoccupati occupabili

Il problema si pone sui suddetti soggetti di età compresa tra 18 e 59 anni abili al lavoro, i cosiddetti occupabili. L’idea è quella di ripartire dall’idea di base del reddito di cittadinanza, ovvero un investimento nelle politiche attive per l’assistenza alla ricerca di un lavoro per i quasi 600.000 disoccupati in Italia.

A questo fine, la Ministra Calderone ha sottolineato l’importanza della collaborazione con i Comuni, gli Enti Locali, i servizi sociali e il terzo settore. Per quanto riguarda la presenza dello Stato, si pensa di potenziare il lavoro dei centri per l’impiego, che saranno fondamentali per la ricerca del lavoro da parte degli ex percettori del reddito di cittadinanza.

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