Una questione ancora tutta da risolvere che potrà essere connessa al temuto cigno nero sui mercati.
L’inflazione è un grandissimo problema perché erode il potere di acquisto delle famiglie e anche i loro risparmi. Ma molti oggi pensano che il problema dell’inflazione si avvii verso una risoluzione e che non possa mettere in difficoltà ancora per molto.
Eppure ragionare così rischia di essere un errore. Le banche centrali appaiono molto sicure nel loro cammino di rialzo dei tassi perché sono certe che facendo così l’inflazione tenderà a scendere, ma bisogna fare alcune precisazioni. Innanzitutto l’inflazione può essere ben arginata negli Stati Uniti ma è molto difficile da arginare in Europa.
L’inflazione in Europa rischia di restare molto alta ancora per tanto tempo. Con un’inflazione molto alta non soltanto ci sono problemi per le famiglie ma questo si ripercuote anche sui consumi. Con le famiglie che consumano sempre di meno i riflessi sull’economia e sui mercati azionari potrebbero essere pesanti. Oggi in borsa si respira un’aria di cauto ottimismo perché si ritiene che il problema dell’inflazione sarà prima o poi eliminato. Ma i problemi nella catena degli approvvigionamenti globali persistono e potrebbero creare nuove fiammate dell’inflazione.
Non si deve dare per scontato che l’inflazione nel prossimo futuro tenderà a scendere perché molte minacce e molte incognite potrebbero creare dei nuovi picchi inflazionistici. Picchi inflazionistici inattesi dovuti magari a tensioni internazionali o magari anche al default russo potrebbero rappresentare quel famoso cigno nero che oggi tanti temono sui mercati.
Infatti oggi tanti parlano di un cigno nero che potrebbe arrivare a distruggere i mercati facendo scoppiare la bolla dei valori azionari gonfiati. Il dare per scontato che l’inflazione tenderà sicuramente a diminuire e che non possano essersi picchi imprevisti rischia di essere molto pericoloso. Infatti secondo gli esperti numerose minacce potrebbero portare l’inflazione ad aumentare nuovamente ed il riflesso potrebbe esserci anche in borsa.
Non bisogna poi dimenticare che il rischio della recessione non è stato assolutamente scongiurato come fenomeno globale e quindi inflazione e recessione non cessano di essere allarmi molto pericolosi anche se oggi si tende a considerarli quasi come problemi che non esistono più o che almeno non esisteranno nel prossimo futuro.
Ovviamente in questo campo le certezze non esistono ma quello che appare evidente è che nel comune sentire, il fenomeno dell’inflazione sia stato derubricato a qualche cosa che necessariamente sarà risolto in tempi più o meno brevi. Ma questa convinzione è una convinzione che se dovesse essere smentita potrebbe fare grossissimi danni e potrebbe stravolgere le previsioni di oggi vede il futuro prossimo della borsa come non minacciato da sostanziali problemi e fragilità.
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