Prorogata di nuovo la scadenza per il Bonus Prima Casa. L’ulteriore allungamento dei tempi rischia di stravolgere il mercato immobiliare.
Si fa riferimento al decreto Milleproroghe e al Bonus Prima Casa per under 36. A causa del primo, il secondo ha visto un allungamento ulteriore dei tempi di decorrenza. Questo porta a dover rivedere ancora una volta concessioni del bonus vecchie di ormai 3 anni.
Il decreto Milleproroghe ha spostato ancora più avanti le scadenze di molti bonus e molte agevolazioni, nel bene e nel male. Una delle misure ad aver subito i rinvii più lunghi e più numerosi nel corso degli anni è il bonus prima casa per under 36, il cui decorso, in alcuni casi, è bloccato dal 2020. Questo è successo a causa della pandemia e delle scelte successive dei governi. Con lo scoppio della pandemia, il Governo Conte, per poter garantire liquidità alle imprese, ha deciso di bloccare il bonus prima casa, in modo che si aspettasse la fine dell’emergenza prima di poter ricominciare.
Il decorso sarebbe dovuto ripartire in data 31 marzo 2022, in corrispondenza con la fine dello stato di emergenza, ma da li in poi nuovi decreti hanno prorogato il blocco. L’ultimo decreto milleproroghe ha ulteriormente prorogato il blocco del bonus prima casa per under 36, che tornerà a decorrere dal 31 ottobre 2023. Nello specifico sono interessati alla proroga della sospensione questi termini legati al bonus prima casa:
Questi termini sono 2 e sono questi:
Questo implica che se un soggetto avesse provveduto a firmare il rogito definitivo legato all’acquisto della prima casa con riduzione delle imposte, ad esempio, in data 23 dicembre 2019 dovrà considerare tutti i termini sospesi fino al 30 ottobre 2023. Questo significa che a partire dal 31 ottobre 2023 il soggetto avrà ancora 16 mesi per poter spostare la propria residenza.
C’è però una precisazione da fare, e riguarda una categoria di percettori del bonus prima casa che non saranno soggetti alla proroga delle sospensioni. In primis, il decreto Milleproroghe ha effetto retroattivo e va a coprire il periodo di tempo rimasto scoperto dalla sospensione. Viene precisato, tuttavia, che il prolungamento dei termini non sarà concesso a chi nel frattempo ha ricevuto un avviso di decadenza del bonus prima casa da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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