Pochissimi utenti riescono a scovare in quindici secondi l’emoticon diverso dagli altri ben celato nell’immagine proposta più giù
Per risolvere il test ci vogliono colpo d’occhio e un cervello intuitivo. Due qualità indispensabili per inquadrare l’immagine, coglierne le caratteristiche principali e riconoscere al volo l’intruso.
Lo scopo del test visivo è quello di trovare lo smile triste diverso da tutti gli altri. Si tratta di un’illusione ottica: la serialità trae in inganno il cervello che non riesce a estrapolare dall’insieme il particolare. In Antichità le intelligenze venivano giudicate e sistemate in due grandi categorie. C’erano gli intuitivi e gli analitici. I primi erano coloro che facilmente riuscivano a estrapolare dal senso generale il particolare (andare cioè dal tutto allo specifico, dall’idea astratta al caso concreto). E i secondi erano invece coloro che si trovavano più a loro agio deducendo il generale dallo studio attento di tutti i particolari.
Ancora oggi in logica si distingue fra induzione e deduzione. In questo gioco d’intelligenza servono entrambe, cioè sia l’intuizione che la logicità deduttiva. Applicarsi all’immagine mostrato più su per scovare l’emoticon diverso dagli altri può quindi dire qualcosa sul QI dell’utente che si mette alla prova. Di norma, chi risolve il test visivo più in fretta ha maggiore capacità di analisi e un’intelligenza intuitiva più ficcante e acuta.
Trova l’emoticon diverso dagli altri: ci riescono solo gli intelligentoni!
Ogni illusione ottica deriva da una cattiva interpretazione dello stimolo visivo: il cervello crede di aver colto tutti i particolari di un’immagine e ne semplifica il messaggio fino a fraintenderlo. Sottoporsi a simili test visivi allena la logica e dà maggiore smalto al colpo d’occhio. Cioè a quello che i fisiologi chiamano capacità di visione.
Il nostro gioco va completato entro quindici secondi. Troppo pochi? Beh, per alcuni utenti il poco tempo offerto è stato più che sufficiente. Quanti, per la precisione? Pochissimi, in verità. Ma ragionarne ancora ha poco senso. Che parta il tempo! Si scoprirà presto se tredici secondi sono abbastanza per trovare l’emoticon diverso dai suoi compagni, oppure è un tempo sul serio inadeguato. Via!
Questa qui su è la soluzione. Lo smile divergente è evidenziato. La maggior parte delle persone che ha guardato quest’immagine non è riuscita a scovare l’emoticon. Quindi chi non è riuscito nell’impresa non deve avvilirsi. Ora che si conosce la soluzione si può proporre il test ad amici e parenti, per metterli alla prova. Riusciranno a trovare l’elemento richiesto entro quindici secondi!
