Può succedere di non poter affrontare i costi. Ecco che cosa rischia con il conto corrente in rosso un cattivo pagatore
Avere un conto corrente non sempre garantisce momenti tranquilli dal punto di vista finanziario, anzi, possono esserci delle difficoltà.
Non è infatti raro che il proprio saldo scivoli in negativo, per una serie di motivi come, ad esempio, un’inesperta gestione delle finanze personali, l’emergere di spese impreviste o la perdita del lavoro. Proprio per questo, essere un cattivo pagatore può comportare conseguenze significative. Nel resto dell’articolo vedremo quali sono i rischi associati a un conto corrente in rosso e come prevenire il loro verificarsi.
I casi in cui un correntista può ritrovarsi in passivo sul proprio conto sono molteplici. Ad esempio, un pagamento dimenticato, un assegno non coperto o un prelievo non autorizzato possono facilmente sbilanciare il bilancio del proprio conto. Inoltre, è importante tenere in considerazione che le banche applicano spesso tassi di interesse elevati sui saldi in rosso, che possono far lievitare il debito in modo significativo. Nel resto dell’articolo vedremo quali sono i rischi concreti che un cattivo pagatore corre quando si trova con il conto corrente in rosso e cosa fare per evitarli.
Avere un conto corrente in rosso significa che il saldo è inferiore a zero e il correntista ha un debito con la banca. In questo caso, il rischio per il cattivo pagatore è molto alto: le conseguenze possono essere pesanti e, se si superano i limiti stabiliti dalla banca, si rischia di finire nella lista dei cattivi pagatori. Inoltre, con le nuove regole del 2023, il correntista può essere classificato come tale anche se non ha fondi sufficienti per pagare gli addebiti automatici, il che può portare a ulteriori debiti con fornitori di servizi.
Purtroppo, con l’entrata in vigore del Regolamento EBA, la situazione dei conti correnti in rosso si è complicata ulteriormente. Anche un solo sconfinamento può portare alla segnalazione del correntista come cattivo pagatore. Questo può quindi comportare gravi conseguenze sull’accesso del correntista al proprio credito in futuro. Con restrizioni che comprenderebbero anche le rateizzazioni e i piccoli finanziamenti. Il consiglio, quindi, è ovviamente quello di utilizzare con cura i propri risparmi presenti sul proprio conto corrente bancario e di rivolgersi, in caso di difficoltà anche molto serie, ad un consulente professionista.
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