La nuova normativa sulle pensioni di invalidità portano molte di queste ad essere sospese. Vediamo cosa sta succedendo e come reagire.
Le novità sulle pensioni di invalidità non sono del tutto positive. La pensione di invalidità potrebbe subire una feroce battuta d’arresto a causa delle nuova normativa in arrivo. Con questa aumenteranno i casi in cui la pensione viene sospesa.
La pensione di invalidità è un grosso aiuto per tutte quelle persone in Italia che non hanno la possibilità di lavorare ed essere autosufficienti. Questa è pagata mensilmente dall’INPS e prevede un assegno variabile a seconda di quale e quanto grave sia l’invalidità del percettore. Assieme alla possibilità di ottenere la pensione di invalidità, però, ci sono anche modi per perderla. Nel 2023 in particolare, con la nuova normativa portata quest’anno, ci saranno molte più possibilità di perdere il sussidio che non in passato. I casi in cui la pensione di invalidità può essere sospesa nel 2023 sono:
- decadenza dei requisiti;
- mancato invio della comunicazione reddituale;
- assenza alla visita di controllo periodico;
- trasferimento all’estero.
A fare la domanda per la pensione di invalidità possono essere soltanto coloro che hanno una condizione per cui viene riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa. La capacità lavorativa ridotta è quindi affiancata a una percentuale che valorizza quanto effettivamente la persona non è in grado di lavorare. Alcune patologie o situazioni rendono l’invalidità più grave di altre e verranno valutate con una percentuale di invalidità più alta. Questo, ovviamente, porta a un importo maggiore degli assegni della pensione.
Come si fa a farsi sospendere la pensione di invalidità, le azioni da non compiere
Nel 2023 la pensione di invalidità può essere sospesa in diversi modi. Il primo è la decadenza dei requisiti, ovvero se il percettore non ha più i requisiti in regola ottenere la pensione. Possiamo fare l’esempio di una persona non vedente che percepisce la pensione di invalidità, ma che dopo essersi sottoposta a un intervento chirurgico riacquista l’uso della vista. In questo caso i requisiti della pensione vengono meno e questa viene sospesa.
Una seconda possibilità di sospensione arriva nel caso in cui il percettore non invii correttamente e in maniera completa la comunicazione dei redditi. La pensione di invalidità ha anche un requisito di reddito per poter essere ottenuta, per questo i redditi di una persona devono essere sempre tenuti sotto controllo.
Se un percettore non rispetta l’obbligo di comunicazione dei propri redditi all’Agenzia delle Entrate, che poi si premura di passarle all’INPS, la pensione viene sospesa.
Sospensione per mancata visita di controllo
Un altro motivo che porta alla sospensione della pensione di invalidità è il non presentarsi alla visita di controllo. In caso il percettore della pensione manchi questo appuntamento, viene sospesa la pensione di invalidità a partire dal primo giorno del mese successivo a quello della convocazione.
Il contribuente ha la possibilità di spiegare l’accaduto entro 90 giorni. Nel caso in cui venga presentata una giustificazione sanitaria o amministrativa ritenuta valida per l’assenza, la sospensione viene annullata al momento della presa di appuntamento per una nuova visita. Nel caso in cui la giustificazione non venga presentata o il pensionato non si presenti alla nuova visita scatta la revoca immediata della pensione.