Chi si cela dietro ai siti di pornografia? Si tratta di un’industria che fattura miliardi ogni anno e le teste che la fanno funzionare sono insospettabili.
Il mondo dell’intrattenimento per adulti è qualcosa con cui raramente la società vuole avere a che fare. Si preferisce ignorarne l’esistenza, ma è come ignorare un elefante in una stanza. Un giro d’affari da miliardi di euro tenuto in pugno da poche persone.
Il business dell’intrattenimento per adulti è un settore che non ha mai visto una vera e propria crisi. Può essere cambiato con l’avvento di internet e delle piattaforme di autoproduzione degli intrattenitori per adulti, ma continua tutt’oggi a macinare miliardi. Con l’avvento di internet non è cambiato solo il metodo di produzione dei video, ma anche la loro fruizione. Se prima ci si doveva rivolgere a riviste specializzate o a specifici reparti dei rivenditori o sale di produzione, oggi è a disposizione di tutti gratuitamente.
La richiesta, inoltre, è sempre alta. Secondo una ricerca condotta da Wired nel 2015, le ricerche annuali online superavano abbondantemente i 2 miliardi. Questo accadeva 8 anni fa, e intanto il settore si è evoluto ancora. A sorprendere sono i nomi coinvolti dietro a questo business. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, si tratta di investitori e gruppi europei che controllano le più grandi industrie di distribuzione che vediamo oggi online. Si parte con la superpotenza di PornHub, la più grande azienda di produzione di settore, che ha da poco cambiato proprietà. In seconda posizione c’è XVideos, altra entità enorme del settore, che è in mano a un gruppo di investitori e società che fanno capo a due fratelli francesi. Ultimo per importanza è il gruppo ungherese che gestisce la piattaforma LiveJasmine.
Ancora oggi questi grandi gruppi controllano la maggior parte della distribuzione a livello mondiale. Moltissime produzioni, anche di alto profilo, danno capo a questi gruppi per poter distribuire i propri contenuti in tutto il mondo. Il mercato tuttavia si è evoluto molto dopo l’esplosione di internet al livello mondiale. Adesso abbiamo un servizio premium ad abbonamento collegato a ognuno di questi grandi gruppi. Si tratta di servizi streaming con contenuti ad alto budget, come se fossero abbonamenti Netflix o Prime Video, ma dedicato alla pornografia.
La grande novità degli ultimi anni, però, è stata la nascita di Onlyfans, il sito di spettacoli streaming a pagamento che si rifà in parte ai modelli di piattaforme di crowdfunding online. La piattaforma appartiene al gruppo Fenix International Limited, con sede a Londra.
Il fatto che il mercato del porno online sia tanto redditizio è indice di quanto siano utilizzati questi siti. Secondo la succitata ricerca di Wired, tra il 1997 e il 2010 c’è stato un aumento degli uomini che ammettono di fare uso di questi siti dal 32% al 34%.
Secondo stime recenti della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, complice anche la pandemia, il consumo di intrattenimento per adulti online è aumentato negli ultimi anni. Si prevede un’evoluzione ulteriore del mercato e un continuo aumento dell’utilizzo di questi siti.
Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…
La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…
L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…