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Meno tasse per chi ripara e non compra oggetti nuovi: come funziona

Una novità potrebbe cambiare definitivamente il modo in cui approcciamo agli oggetti, ci saranno meno tasse per chi sceglie di riparare invece di comprare oggetti nuovi.

L’abitudine odierna, un po’ per tutti (bisogna ammetterlo) è puntare all’acquisto del nuovo e non al recupero. Questo perché i prezzi degli oggetti, soprattutto quando si parla di tecnologia, sono diventati più abbordabili. Piuttosto che far riparare un pc di 7 anni, preferiamo investire in un prodotto nuovo e più prestante.

Riparare oggetti per sconto sulle tasse (ilovetrading)

Questo vale per l’elettronica in generale, quindi anche per i prodotti che vengono usati in casa, ma vale anche per i mobili, gli abiti, insomma un po’ per tutto. Talvolta non valutiamo cosa significhi gettare un prodotto e acquistarne uno nuovo, tutta la filiera che si mette in moto, per noi è solo qualcosa che non funziona più tanto bene e va messo via. In generale è anche giusto, basti pensare che fino a vent’anni fa questo era impossibile. I prodotti avevano dei costi molto elevati e sicuramente comprare una lavatrice o un frigo voleva dire averlo per tutta la vita. Poiché i costi degli oggetti erano alti, si tendeva a riparare e non a comprare il nuovo.

Nell’ultimo periodo però sta tornando a galla il mercato dell’usato, che spinge sempre di più soprattutto per determinati prodotti. Merito dei prezzi che sono nuovamente in salita ma c’è anche un altro motivo. L’Europa ha deciso di fare marcia indietro e di chiamare in causa i produttori, invitandoli a partecipare attivamente a questo lavoro di controtendenza che bisogna fare.

Meno tasse per chi fa riparare i prodotti: cosa cambia

Le garanzie saranno estese e dovranno riparare gli oggetti per non spingere i consumatori ad acquistarne nuovi. In questo modo i cittadini non saranno invogliati a valutare economicamente l’acquisto perché sicuramente riparare sarà più conveniente. Se tutti i Paesi dovranno adattarsi ha iniziato la Svezia che ha scelto questa via già da un po’ di tempo.

Meno tasse per chi ripara invece di acquistare (ilovetrading.it)

Il Paese però per incentivare questo processo ha scelto, oltre chiaramente all’aiuto delle aziende, di ridurre l’IVA per i costi di riparazione di tutto quindi dai tessuti alle biciclette. Questa passerà dal 25% al 12% e per tutti i prodotti che sono ancora in garanzia saranno le aziende a coprire totalmente i costi. Tale sperimentazione si è dimostrata un successo e presto arriverà anche in Italia. Dopotutto anche il nostro Paese sta provando a lavorare su queste alternative con negozi dell’usato che si stanno diffondendo, prodotti usati sempre più in voga, negozi di telefonia usata che vanno benissimo.

L’obiettivo generale quindi è incentivare a non gettare i prodotti finché il loro ciclo di vita non è finito. A volte si tratta di una piccolissima riparazione che può dare lunghi anni di utilizzo, vale la pena scegliere questo processo per evitare di produrre troppi rifiuti da dover smaltire e spingere le aziende a consumare sempre di più per avere maggiori offerte per gli utenti finali.

Valentina Giungati

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