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Case Green: casa tua ha già perso tanto di valore | I numeri tremendi

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Riccardo Magliano

Uno dei rischi più pressanti della Direttiva Case Green è il crollo del valore degli immobili. Questo è un problema da molti punti di vista.

Con la Direttiva Case Green tutti gli edifici in Italia dovranno rispettare gli standard dell’Unione Europea. Questo significa una valanga di investimenti nell’edilizia sia dal pubblico che dal privato, ma anche un problema di calo del valore degli immobili.

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L’impatto della direttiva case green sul mercato immobiliare – ilovetrading.it

Da quando la Commissione Europea ha confermato l’entrata in vigore della Direttiva case Green il 14 marzo non si sono fermate un attimo le voci di protesta. Abbiamo tutti sotto gli occhi i gravi effetti del cambiamento climatico sul nostro pianeta, ma il piano europeo di rendere tutti gli immobili nell’Unione a emissioni zero entro il 2050 è sembrato a molti troppo ambizioso, specie per la situazione in cui ci troviamo. Il problema delle bollette, l’inflazione e la crisi economica stanno costringendo gli stati membri e intervenire a favore della cittadinanza con misure di aiuto economico. Non ci sono i soldi da investire anche nell’edilizia.

In Italia soprattutto a spaventare è il passo della direttiva che vede tutti gli edifici abitativi passare alla classe energetica E entro il 2030. Un obiettivo molto complesso da raggiungere perché in Italia gli edifici da mettere a norma sarebbero circa 8 milioni, il 30% dell’interno patrimonio immobiliare nazionale. Unimpresa e ABI (Associazione Banchieri Italiani) sottolineano una seconda grossa problematica legata alla direttiva. Si tratta di un duro colpo al mercato immobiliare, visto che in molti casi i lavori di ristrutturazione per gli edifici in Italia potrebbero essere estremamente difficili se non impossibili. Il rischio è che gli edifici rimasti indietro con le riqualificazioni subiscano un abbattimento del proprio valore commerciale, se non essere direttamente esclusi dalla domanda.

L’effetto della Direttiva Case Green sul mercato immobiliare italiano

In Italia gran parte del patrimonio immobiliare risale alla ricostruzione avvenuta nel dopoguerra. Questi edifici sono spesso all’interno di centri urbani densamente costruiti, in cui fare dei lavori specifici è estremamente difficile. C’è da contare il problema di chi metterebbe i soldi per queste riqualificazioni. L’Italia è uno dei primi paesi in Europa per numero di persone proprietarie di immobili, quindi a doversi sobbarcare le spese delle ristrutturazioni ecologiche sarebbero i privati.

direttiva case green
Ecco quanto valore ha perso la tua casa – ilovetrading.it

Gli aiuti dello Stato potrebbero esserci, ma per avere un quadro sufficientemente chiaro di come gli aiuti edilizi siano complessi da far arrivare agli utenti basta guardare quanto successo con il Superbonus 110%. Gli edifici che non potranno essere riqualificati diventerebbero in un certo senso inutilizzabili e con un valore di mercato nullo rispetto agli altri.

Direttiva europea Case Green, tutte le critiche

In generale si può credere che la direttiva stessa sia stata pensata in una maniera eccessivamente semplicistica e con tempi troppo stretti. Ricordiamo che la stessa direttiva che sta dando problemi in Italia vale per ogni paese membro dell’Unione Europea.

Si tratta di paesi molto diversi gli uni dagli altri, con storie diverse e contesti economici diversi per cui non tutte le misure possono essere applicate nella stessa maniera. Per il momento la Commissione Europea sembra intenzionata a proseguire per la sua strada, senza dare ascolto alle proteste dei paesi membri. Si vedrà in futuro se questa direttiva riuscirà nello scopo prefissato o si rivelerà un fiasco totale.

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