In dichiarazione dei redditi è possibile detrarre molte spese anche se tanti italiani non lo sanno e perdono l’opportunità di ricevere corposi rimborsi.
La dichiarazione serve annualmente per andare a determinare i redditi della persona e quindi procedere al pagamento delle tasse ma è anche una documentazione utile per ottenere dei rimborsi, quindi bisogna fare molta attenzione a quello che si va a dichiarare.
Fondamentale che tutto sia corrispondente al vero ma anche che venga calcolato correttamente. Si può fare in autonomia o mediante un CAF o patronato o con un soggetto abilitato. Quando si effettua la dichiarazione vanno inseriti gli importi ricevuti e quelli spesi, così si crea un corretto bilanciamento tra entrate e uscite annuali. Inserendo le voci di spesa è possibile andare ad abbassare, se non azzerare, le tasse da pagare e anche ottenere un rimborso economico.
Le spese che si possono detrarre sono: mediche, veterinarie, asilo nido e istruzione (scolastiche e universitarie), spese funebri, spese per affitto sia per coloro che sono a reddito basso e sia per studenti fuori sede e under 31, spese interessi mutuo per abitazione principale, spese notarili e di intermediazione, spese per i trasporti pubblici, spese per lo sport dei giovani, spese per assicurazione sulla vita e contro gli infortuni.
Le spese mediche fino al 19% per spese che siano superiori a una spesa di 129.11 euro. Rientrano in questa categoria farmaci, ticket, degenza in ospedale, visite mediche con regolare fattura, analisi, cure termali, dispositivi medici, occhiali. Tutto deve essere fatturato o comunque bisogna avere lo scontrino con il proprio codice fiscale. Questo viene rilasciato direttamente dalle farmacie e solitamente tutte le voci sono già incluse all’interno dei dati per la dichiarazione mentre le visite private potrebbero non esserci e vanno inserite manualmente.
Le spese veterinarie possono essere detratte nel 19% per un costo complessivo tra i 129.11 euro e i 500 euro per animali da compagnia e fino a 1000 euro per i cani guida. Per i disabili le spese di assistenza variano dal 23 al 43% e quelle mediche per facilitare l’autosufficienza fino al 19% (acquisto di deambulatori, mezzi appositi anche di tipo informatico).
Le spese per badanti e assistenti sono deducibili nella stessa soglia ma fino a 2100 euro per coloro che hanno reddito entro i 40 mila euro (la detrazione vale anche per familiari non fisicamente a carico se comunque è effettuata dal cittadino). Per assicurazioni sulla vita e simili a tutela di persone con disabilità la detrazione è del 19%.
Per quanto riguarda l’affitto la detrazione è di 300 euro per chi ha un reddito entro i 15.493,71 euro (anche adulti) e di 150 euro entro i 30.987,41 euro. Per i giovani è del 20% rispetto al canone di locazione fino a 2000 euro. Le spese per il trasporto pubblico possono essere detratte nella misura del 19% per abbonamenti e servizi di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale anche per familiari non a carico.
La detrazione per le spese funebri riguarda il 19% del costo totale e può anche essere suddiviso tra diverse persone (anche se non intestatarie della fattura ma partecipanti alla spesa). La stessa soglia si applica anche per le intermediazioni finalizzate all’acquisto dell’immobile e per il mutuo. Le spese legate allo studio possono essere detratte nel 19% entro un importo di 800 euro.
@commercialista_guerra SPESE CHE PUOI RECUPERARE NEL 2023✅ #studioguerracommercialisti #730 #dichiarazione ♬ suono originale – Commercialista_guerra
Inoltre va ricordato che tutti coloro che usufruiscono di bonus per acquisto mobili, rifacimento abitazione, sicurezza e ogni altro previsto dallo Stato italiano, possono in fase di dichiarazione inserire la spesa per poter ottenere la detrazione della cifra e la suddivisione in 10 anni come sconto IRPEF.
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