Occhio alle date. Se la certificazione energetica di casa tua è scaduta ecco che cosa si rischia e come aggiornarla
In mezzo a mille impegni e scadenze, può capitare di dimenticare quella della certificazione energetica della propria casa.
Ma cosa comporta questa dimenticanza? In questo articolo vedremo quali sono i rischi di non avere una certificazione energetica aggiornata, cosa fare se è già scaduta e come aggiornarla per evitare problemi e sanzioni.
La certificazione energetica è un documento fondamentale per ogni proprietario di una casa, poiché attesta il livello di efficienza energetica dell’edificio. Grazie a questo documento, infatti, è possibile conoscere quanto è efficiente dal punto di vista energetico la propria abitazione, quali sono i punti critici da migliorare e quali azioni intraprendere per rendere l’edificio più sostenibile e ridurre i costi di gestione. È importante ricordare che la certificazione energetica ha una durata limitata di massimo 10 anni dalla sua emissione e che ogni volta che viene effettuato un intervento di ristrutturazione che produca un cambiamento sostanziale della classe energetica dell’edificio, il documento deve essere aggiornato. Nel resto dell’articolo vedremo quali sono i rischi di non avere una certificazione energetica aggiornata e come procedere per aggiornarla.
La certificazione energetica ha una durata massima di 10 anni dalla data di emissione e può essere anticipata in caso di lavori di ristrutturazione, manutenzione degli impianti e installazione di nuovi sistemi. Anche senza interventi, la classificazione dell’edificio può variare e il documento non può essere rinnovato o riemesso. La scadenza della certificazione comporta l’obbligo di rifarla seguendo tutte le procedure previste dalla normativa, e il documento scaduto non può essere utilizzato per annunci di compravendita o affitto. Nel prossimo paragrafo vedremo quali sono i rischi e le conseguenze di non avere una certificazione energetica aggiornata e come aggiornarla per evitare problemi e sanzioni.
In caso di scadenza o di interventi di ristrutturazione o manutenzione, la certificazione energetica deve essere ripetuta da un tecnico abilitato che possiede le qualifiche e le conoscenze necessarie per svolgere tale attività. Ciò comporta un costo, anche elevato, poiché richiede l’utilizzo di strumentazioni specifiche e la conoscenza di normative e procedure amministrative complesse. Tuttavia, esistono modi per ridurre i costi, ad esempio scegliendo il momento in cui ottenere la certificazione o valutando diverse offerte di tecnici abilitati. In ogni caso, non è possibile ottenere un Ape gratuito o a costo zero, poiché la certificazione deve essere trasmessa agli enti locali competenti, il che comporta oneri amministrativi di comunicazione e registrazione.
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…
Non è insolito ritrovarsi con un mucchietto di cera che si potrebbe riutilizzare, derivante da…
Le illuminazioni negli acquari sono molto affascinanti da vedere, ma lasciarle sempre accese potrebbe essere…
Lavorare nel centro di Milano ha un costo non indifferente: ecco la dichiarazione di Carlo…