L’inquilino sfrattato può godere del diritto automatico a una casa popolare? La domanda interessa centinaia di migliaia di famiglie
Secondo gli ultimi dati, nel 2022 gli sfratti eseguibili in Italia sono stati più di 150.000. E, a quanto parte, il 90 per cento di questi sfratti è avvenuto per morosità. La notifica del provvedimento, ovviamente, non porta sempre a un’esecuzione. Sempre nel 2022 le convalide di sfratto sono state meno di 40.000. Questo perché gli interessati possono regolarizzare la loro posizione oppure perché le autorità non portano a termine il provvedimento.
Ma cosa avviene allo sfrattato? Il locatario che perde casa perché il locatore gli chiede di riconsegnargli l’immobile può aver diritto a una casa popolare se non ha altro luogo in cui alloggiare? E cosa deve fare per farsi assegnare il bene? La questione è giuridicamente espressa. Ciò vuol dire che la legge prende in considerazione questa fattispecie e prevede dunque un trattamento contestuale regolarizzato da varie norme. Bisogna capire però per quale causa avviene lo sfratto. Se tale atto giuridico dipende da condizioni economiche critiche e difficili, cioè da situazioni che non permettono alla singola persona o alla famiglia di affittare una casa, il diritto alla casa popolare è sempre preso in considerazione.
Il diritto all’assegnazione della casa popolare scatta però indipendentemente dallo sfratto. Tale diritto dipende a una situazione rilevata dalle autorità che possa soddisfare determinati requisiti e supportati dalla presentazione al proprio Comune di residenza di una domanda di assegnazione. Va poi ricordato che, per avere la casa popolare, bisogna sempre rispettare i bandi e le successive graduatorie.
Lo sfratto purtroppo non rientra nei casi in cui l’assegnazione è implicita. E in generale non esistono situazioni in cui l’assegnazione è automatica. C’è da considerare che chi è stato sfrattato potrebbe rappresentare l’inquilino ideale a cui assegnare la casa popolare, ma ci sono tanti altri tipi di soggetti che possono godere di questo diritto.
Ecco dunque la risposta alla domanda: stando a quanto previsto dalle leggi 2023, essere stati sfrattati non rientra tra i requisiti che danno implicito diritto ad avere una casa popolare. Esistono comunque diverse Regioni che hanno stabilito proprie norme interne sulle assegnazioni. Per questo ci sono zone in cui per gli sfrattati è più facile ottenere delle case popolari. Succede per esempio nella Regione Calabria, dove le famiglie che subiscono uno sfratto esecutivo (ma esclusivamente per mancanza di reddito per affittare un’altra casa) sia sempre garantito il diritto alla casa popolare con assegnazione temporanea.
Ciononostante bisogna sempre seguire un’apposita procedura. Che nel caso calabrese si può consultare direttamente sul sito istituzionale della Regione. Per tutti gli altri è doveroso informarsi sulle domande e i bandi presso il proprio Comune di residenza.
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