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Insalate, fate attenzione a comprare queste: non lo sai ma il prezzo è un vero salasso

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Giuseppe F.

Mangiare più insalata è importante: per la salute e per la linea. Pasteggiare con verdure non esageratamente condite è un’ottima soluzione, spesso anche per il portafoglio, e indicata per chiunque. Ma quali insalate è meglio comprare?

Si sa, bisognerebbe mangiare ogni giorno tre porzioni di verdura e due di frutta. In pochi lo fanno per davvero, specie in Italia, dove si preferiscono sempre cibi di origine animale, più grassi o comunque più saporiti. Conta anche la pigrizia: tante persone si stufano di lavare, mondare, tagliare e magari cuocere la verdura, ed ecco che optano per qualcos’altro di meno sano.

Quanto si spende in più comprando l'insalata in busta
Insalate in busta o sfuse? Quali conviene comprare – ilovetrading.it

Un buon compromesso è scegliere i prodotti di IV gamma, cioè le insalate in busta. Sono più comode: si tratta di verdura già lavata, trattata e tagliata. Insomma si apre la busta e si può magiare. Ecco perché il consumo di questi prodotti imbustati sta crescendo molto negli ultimi anni. Il problema principale è il prezzo. Le insalate in busta costano molto di più della verdura fresca e sfusa.

I prodotti di IV gamma sanno venire incontro alle esigenze della vita quotidiana, sono di certo controllati e dunque sicuri. Ma hanno comunque un prezzo e un impatto ambientale superiore alla verdura fresca venduta sui banchi. Per esempio, la lattuga ha un costo medio di 2 – 2,5 euro al kg. In busta il prezzo lievita a 7-8 euro al kg. Quindi è lampante: il prodotto di IV gamma costa molto di più di quello fresco venduto dal fruttivendolo.

Insalate in busta: come risparmiare al supermercato

A ogni modo è possibile imparare a risparmiare. Come? Confrontando i prezzi e penetrando il meccanismo di vendita. Bisogna innanzitutto considerare che le insalate in busta possono avere pesi diversi. Ci sono buste da mezzo chilo, da 250 grammi, da 150 o 125 grammi. In genere 75 grammi è considerata la porzione base.

Prezzo alto e comodità: vantaggi e svantaggi dell'insalata in busta
Insalata mista: dalla busta al piatto – ilovetrading.it

Poi ci sono le insalate con un unico ingrediente, per esempio solo lattuga o solo rucola, e le cosiddette misticanze, dove ci sono più foglie insieme. Bene: la misticanza costa sempre molto di più dell’insalata in busta singola. Una busta di lattughino costa 7-8 euro al chilo. La misticanza arriva a 9 euro al chilo. Poi le insalate certificate come bio superano i 12 euro. Occhio poi al peso…

In generale, comprando le confezioni piccole, indicate come antispreco, si acquista un prodotto molto più costoso. Solo optando per le buste grandi si può comperare un prodotto dal prezzo poco più alto rispetto a quello delle verdure sfuse. Resta comunque utile fare attenzione alla conservazione, perché essendo già tagliate, tutte queste insalate, si rovinano presto appena aperto la busta.

Un’ultima nota sull’impatto ambientale: le operazioni di mondatura, lavaggio, confezionamento e trasporto hanno un impatto non trascurabile in termini di inquinamento. E poi c’è la plastica, in cui queste insalate sono impacchettate. La verdura sfusa ha un costo minore a livello generale sull’inquinamento. Ed è un dato di fatto.

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