Stabilire quanto durerà la nostra permanenza su questa terra non è impossibile come si tende a credere. Ecco le istruzioni.
Alzi la mano chi non vorrebbe sapere quanto a lungo vivrà. Spesso lasciamo che il tempo scorra senza dare a ogni giorno che passa l’importanza che merita, e invece la consapevolezza che a una certa data dovremo lasciare questo mondo ci aiuta a inquadrare ogni cosa nella giusta prospettiva e ad apprezzare ogni istante nella sua interezza. La buona notizia è che non è difficile svelare il “mistero”: basta un semplice test.
Premessa: negli ultimi decenni l’aspettativa di vita si è notevolmente allungata per via di numerosi fattori, tra cui la riduzione della mortalità infantile, l’aumento del tenore di vita, il miglioramento delle condizioni ambientali e di lavoro e dei livelli di istruzione istruzione, oltre naturalmente ai progressi nell’assistenza sanitaria e nella medicina. E la scienza dice che la longevità si basa su due fattori principali: la genetica e lo stile di vita.
Veniamo al nostro metodo di calcolo del tempo che ci resta da vivere, meglio noto come “trucco del metro”. Bisogna innanzitutto prendere un metro di quelli per sarte e tagliarlo al cm 82: numero che equivale all’età media di ogni essere umano. A questi 82 togliamo la parte relativa agli anni che abbiamo già vissuto. E sottraiamo ancora un terzo, pari al tempo che perdiamo di sonno e che influisce in negativo sulla qualità della nostra vita.
Come avrete capito, si tratta di una provocazione, anche se in parte il “trucco” in questione si basa su concetti del tutto attendibili. In realtà, questo esercizio serve non tanto a stimare gli anni che abbiamo davanti a noi, ma a ricordare una grande, antica (ma troppo spesso trascurata) verità: se davvero teniamo alla nostra vita e il pezzo di metro che ci resta in mano è davvero corto, dovremmo smetterla di angosciarci per cose a ben vedere marginali o inutili. Piuttosto, godiamoci ogni singolo istante che ci è dato vivere, prendiamoci cura della nostra salute, non lasciamoci andare, né fisicamente né moralmente. Solo così potremo dare un senso ogni giorno che passa a quello che siamo.
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