Da qualche giorno è possibile inviare le domande per il Bonus Trasporti 2023. Ecco di cosa si tratta e a quanto ammonta
Data la situazione economica in cui versano molte famiglie italiane, messe in ginocchio dai rincari sulla spesa, sui carburanti e sulle bollette, il governo guidato da Giorgia Meloni ha pensato anche per il 2023 di portare avanti il Bonus Trasporti. Ecco cosa c’è da sapere.
Per cercare di ridurre l’impatto delle attività umane sul clima e sull’ambiente, sarebbe una buona abitudine quella di ridurre l’uso della macchina per favorire i trasporti pubblici. Autobus, metropolitane e simili hanno infatti un minore impatto, poiché con un solo viaggio trasportano molte persone: cercare di agevolare il traporto pubblico è una delle principali missioni di ogni governo. Per incentivarlo, quindi, ritorna il Bonus Trasporti: da lunedì si potranno fare le domande.
Da lunedì 17 aprile è possibile inviare la propria domanda per ricevere il Bonus Trasporti 2023. Il requisito che si deve rispettare è solo uno: nel 2022 il reddito complessivo del richiedente non deve aver superato i 20mila euro. Il bonus lo si può richiedere per sé stessi o per un familiare minorenne che risulta a carico.
Per inoltrare la richiesta, è sufficiente entrare con SPID o CIE a www.bonustrasporti.lavoro.gov.it e riportare il codice fiscale di chi vuole riceverlo: oltre a questi due metodi di identificazione digitale, non ne esistono altri per richiedere il bonus. L’agevolazione consiste in 60 euro da spendere per acquistare un abbonamento mensile o annuale per il trasporto pubblico locale, regionale o interregionale, nonché per il trasporto ferroviario nazionale. Si tratta di un valido aiuto economico per le famiglie, soprattutto a fronte degli attuali costi della benzina e dei carburanti.
Ogni beneficiario verrà ricompensato di massimo 60 euro: l’esatta cifra, però, dipenderà dall’importo dell’abbonamento che si desidera comprare. Per questo motivo, al momento della domanda sul portale dedicato si dovrà anche specificare il Gestore del servizio presso il quale si acquisterà l’abbonamento: tale scelta è vincolante, per la determinazione dell’importo preciso del bonus.
Per effettuare la richiesta non serve l’Isee, poiché è sufficiente una semplice autocertificazione sul proprio reddito. Tale bonus, come già anticipato, lo si può richiedere per sé o per un figlio minorenne a carico: per i maggiorenni, invece, la domanda va presentata in autonomia, anche se fisicamente a carico dei genitori.
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