Anche tu esageri nella tua vita quotidiana con il consumo di cibo spazzatura? Ecco perchè non dovresti assolutamente farlo.
Non è una novità e ci troviamo tutti d’accordo il fatto che il così chiamato Junk food, sia altamente dannoso per la salute. Sicuramente il nome non ci è familiare e forse non da molte sicurezze in tal senso, soprattutto perchè non rende per nulla chiaro quello che entra nel nostro organismo. Per fortuna c’è chi lo ha fatto per noi, dedicandosi ad anni ed anni di studio su un argomento spinoso a volte e dove si discute molto. Grazie agli studi che sono stati fatti, potremo spiegarvi perchè non fa bene magiare cibi industriali, stra colmi di calorie.

L’Inghilterra è un paese odve si consuma più cibo industriale, per cui si è deciso di provare quali effetti possono scaturire dal consumo a lungo termine di questo alimento. Si sono scelti 30 giorni di prova con un bagaglio dell’80% di cibo inutile conseguenze di lungo periodo di malsana alimentazione e i risultati sono stati strabilianti. Il cervello ha subito delle modifiche importanti dal punto di vista biochimico, metabolico e neurologico.
I rischi per la nostra salute provocati dal cibo spazzatura
Ma soprattutto, è stato verificato che, andando a magiare dal Mcdonald’s tutti i giorni, non si riduceva il senso di fame ma anzi cresceva sempre di più. Inoltre il fisico delle persone aumentava di circa 6,5 kg, con degli squilibri ormonali importanti che venivano fuori dagli esami del sangue. Inoltre, tanti hanno lamentato si diventare stitici.

Il dato che però ha colpito di più gli scienziati è stato come questo tipo di alimentazione abbia modificato le funzioni cerebrali. Tanto è vero che si erano stabiliti, ed è stato visibile attraverso alcune risonanze magnetiche, dei collegamenti mai visti tra zone del cervello che prima non erano legati tra loro. In particolare, le aree toccate riguardavano quelle del meccanismo della ricompensa e quelle tenevano sotto controllo stresso i movimenti e i comportamenti.
L’effetto di questi collegamenti è stato quello di fare in modo che il cervello avesse maggiore necessità di immettere cibo, anche quando il corpo risultava essere satollo, come una richiesta continua di sentirsi gratificato. Un tale effetto è molto simile al processo che si scatena quando si è affetti da dipendenza per colpa di alcool, fumo e droga.