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Pensioni: la riforma del fisco è una stangata e le abbassa, vediamo perchè

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Riccardo Magliano

Le pensioni potrebbero essere toccate duramente dalla riforma fiscale. Andiamo a vedere chi ci guadagna e chi, invece, no.

Difficilmente la riforma fiscale del Governo Meloni avrebbe accontentato tutti, tuttavia non era previsto che a rimetterci maggiormente sarebbero stati i pensionati. Facendo i calcoli ci sarà una buona fetta di questa categoria che potrebbe vedersi abbassare la pensione a causa della riforma.

Pensioni: la riforma del fisco è una stangata e le abbassa, vediamo perchè
Con la riforma fiscale i pensionati saranno svantaggiati – ANSA – ilovetrading.it

La riforma fiscale del Governo Meloni entrerà presto in vigore e già cominciano i dubbi su chi ne trarrà effettivo giovamento. La misura più importante dell’intero testo della riforma è quella inerente alle tasse sul reddito, ovvero la riforma delle aliquote IRPEF. Questa riforma toccherà trasversalmente tutti coloro che percepiscono un reddito, dai lavoratori dipendenti agli autonomi, fino ai pensionati. Per questi ultimi la riforma è particolarmente importante in un momento storico in cui l’aumento dell’inflazione sta mettendo a dura prova il valore di quell’assegno che l’INPS gli riconosce ogni mese.

La riforma dell’IRPEF andrà a cambiare le aliquote su cui vengono calcolate le tasse sul reddito da pagare ogni anno. La ratio è sempre la stessa: chi percepisce redditi più alti deve pagare una percentuale superiore di tasse. Attualmente la divisione degli scaglioni IRPEF prevede un sistema a 4 aliquote così divise:

  • aliquota al 23% per redditi fino a 15.000 euro;
  • aliquota al 25% per redditi fino a 28.000 euro;
  • aliquota al 35% per redditi fino a 50.000 euro;
  • aliquota al 43% per redditi superiori a 50.000 euro.

In nome della semplificazione del sistema fiscale e della burocrazia, considerata attualmente troppo lenta, il Governo intende ridurre le aliquote IRPEF dalle attuali 4 a 3. Un’operazione simile era stata fatta già nel 2021 dal Governo Draghi, con la riduzione delle aliquote da 5 alle 4 attuali.

Come saranno le nuove aliquote IRPEF

Ad oggi ci sono diverse opzioni valide su come potrebbe uscire la nuova divisione della aliquote IRPEF, in entrambi i casi premettendo che le aliquote saranno 3. La più probabile, nonché quella che era stata pensata fin dal momento di annuncio della riforma:

  • aliquota al 23% per i redditi da 0 a 15.000 euro;
  • aliquota al 27% per i redditi da 15.001 a 50.000 euro;
  • aliquota al 43% per i redditi oltre i 50.000 euro.
stangata pensioni con la riforma
Pensioni: la riforma del fisco è una stangata, diminuiranno – ANSA – ilovetrading.it

In questo caso si può notare come per chi percepisce redditi fino a 15.000 euro e oltre 50.000 euro non cambi nulla. In entrambi i casi ci saranno le stesse tasse da pagare. I cambiamenti sono per la fascia mediana. Chi ha un reddito compreso tra 28.000 e 50.000 euro può esultare, giacché le tasse sul reddito vengono ridotte dell’8%. Invece chi ha un reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro si troverà con un aumento delle tasse del 2%.

Perché questa divisione delle aliquote penalizza i pensionati

Come abbiamo già detto le pensioni sono estremamente vulnerabili agli eventi economici esterni perché il loro valore aumenta soltanto una volta l’anno e solo in base al tasso di inflazione. Un aumento delle tasse, anche soltanto del 2%, per le persone con un reddito medio-basso sarebbe deleterio e porterebbe ad un nuovo calo del potere d’acquisto.

Questo è già stato abbondantemente abbassato dagli eventi recenti di economia internazionale e la stangata della riforma fiscale sarebbe soltanto il colpo di grazia. Si spera quindi che la riforma fiscale prenda in considerazione una delle altre opzioni disponibili.

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