Sempre più animali vengono trasportati da un Paese all’altro in condizioni tremende che non mostrano alcun rispetto e tutela per loro e mettendoli a serio rischio di morte atroce durante il viaggio stesso. Ora l’associazione Animal Equality ha lanciato una petizione.
In questi giorni il ministro Lollobrigida ha ricevuto sul proprio tavolo una petizione dell’associazione Animal Equality: quest’ultima ha chiesto al componente del Governo Meloni di prendere una posizione contro il trasporto coatto di animali stipati in camion e navi per andare a finire in altri Paesi.
Molte volte gli animali in questione vivono in condizioni precarie, e quando sono costretti ad essere trasportati muoiono durante il viaggio. Spesso arrivano schiacciati a causa dell’ambiente in cui vengono spostati, dati gli spazi angusti e difficili in cui sono stipati. La pratica costringe moltissime animali di vario tipo a vivere in maniera molto complessa e molti numerosi son quelli che nemmeno ci arrivano nei mattatoi. Come hanno dimostrato molti servizi e inchieste, gli animali arrivano a percorrere anche 2000km senza controlli e in condizioni inaccettabili. Ecco perché adesso un’associazione vuole alzare la voce sul tema e scuotere la politica con una lettera che vuole arrivare anche in Europa.
Trasporto animali vivi: ecco la petizione di un’associazione
L’associazione Animal Equality, da circa 20 anni impegnata per cercare di garantire una vita migliore agli animali con battaglie e petizioni di vario tipo, sta facendo girare una petizione per non consentire più agli animali di essere trasportati in un lungo percorso all’interno dell’Unione Europea. Ecco che così viene chiesto all’Italia, attraverso il ministro dell’Agricoltura, di prendere una posizione e fare un passo in avanti rispetto a questo tema. Di bussare, insomma, ai vertici superiori.
Molto chiaro è stato Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa, che recentemente ha dichiarato che “Non è più possibile temporeggiare e ignorare il problema: il trasporto degli animali vivi va vietato subito e l’Italia deve fare la sua parte. Con la nostra petizione – ha spiegato Cupi – chiediamo al Ministro di schierarsi contro questa pratica orribile una volta per tutte”. Ora toccherà alla politica cercare di trovare una soluzione per allentare la strage di animali trasportati in tutta Europa.
