Un’auto appena comperata è già svalutata: l’adagio è noto ai tutti gli automobilisti. Ma quanto c’è di vero? Davvero una vettura perde valore appena esce dalla concessionaria?
Esistono in realtà parecchie variabili da considerare. Il calcolo della svalutazione di un’auto è infatti legato a diversi aspetti, non tutti riconducibili al fattore tempo o all’impiego. Ovviamente, però, il tempo è la variabile principale, in assenza di incidenti gravi o danni strutturali.
Ma, secondo la tabella standard di svalutazione, e alle consuetudini che regolano la valutazione dell’usato (la differenza fra il prezzo che è stato pagato per comprare la macchina e quello a cui la si potrà vendere), un’auto nuova appena acquistata, uscendo dalla concessionaria, perde circa il 10% del proprio valore.
E per il resto? Quanto si svaluta una macchina con il passare degli anni? Di base, partendo dal costo della vettura nuova, si deve sottrarre il 25 % dopo un anno dall’immatricolazione. Il valore decade del 63% dopo quattro anni e del 71% dopo cinque anni. A questi valori standard, poi, si somma un’altra percentuale a seconda del chilometraggio percorso.
Ogni vettura perde dunque immediatamente valore. Più passa il tempo, più aumentano i chilometri, più peggiora lo stato della carrozzeria e più gli optional diventano superati, e più il prezzo cala. Bisogna però anche considerare il tipo di vettura di cui si parla. Se si tratta di modelli realizzati in grande numero, il loro valore residuo sarà sempre più basso. Nel caso di automobili realizzate in tiratura limitata, dopo una normale fase di flessione del valore, il prezzo tenderà piano piano a salire.
Una macchina appena comprata, ma mai usata, non ha più il valore di vendita del concessionario. Già la prima immatricolazione, infatti, fa svalutare la vettura. Poi, ogni un’auto si svaluta in una percentuale diversa che è inversamente proporzionale al passare del tempo. In media, si perdono 3.000 euro sul valore all’anno per i primi otto anni di vita. E poi sono poi macchine che si svalutano ancora più rapidamente.
Le auto diesel, per esempio, si svalutano di più di quelle a benzina, e ciò a causa delle politiche nazionali e comunitarie sulla dismissione graduale di questi motori più inquinanti.
Ci sono alcuni, all’opposto, modelli che perdono valore molto più lentamente. Per esempio l’Audi A3 35 TFSI S tronic S line, che a listino costa 38.000 € e dopo un anno viene venduta a 31.798 €. Oppure la Fiat Panda 0.9 Twin Air (13.700 nuova e 11.050 vecchia di un anno).
Infine ci sono le auto che si svalutano di più: la Citroen C1 1.0 Attraction 3p, secondo i dati raccolti negli ultimi anni, si svaluta fino al 59,8%. La citycar della Casa francese non è dunque un grande affare per i suoi proprietari. Si svalutano molto anche la Tata Vista e la Renault Espace.
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