Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Pensioni, cambia tutto: 41 anni di contributi ma addio Opzione Donna | Tante proteste

Foto dell'autore

Samanta Airoldi

Importanti novità per quanto riguarda le pensioni: con il Governo Meloni cambia tutto. Vediamo insieme i dettagli.

Il Governo Meloni ha dichiarato fin da subito il suo obiettivo: superare la legge Fornero. Ed è in quest’ottica che si inseriscono le ultime novità. Vediamo insieme cosa cambierà per quanto riguarda le pensioni.

Novità sulle pensioni
Il Governo Meloni sta lavorando ad una importante riforma delle pensioni/ Ilovetrading.it

L’Europa da anni fa il tifo per la legge Fornero che ha fissato l’età pensionabile a 67 anni con almeno 20 di contributi. Secondo gli economisti Ue solo con questo sistema previdenziale le casse statali dell’Italia possono reggere. Tuttavia mandare le persone in pensione a 67 anni non favorisce il ricambio generazionale nel mondo del lavoro: la coperta è corta e se si tira troppo da un lato, l’altro resta scoperto.

Il premier Giorgia Meloni ha da subito dichiarato che, tra gli obiettivi da raggiungere già entro la fine di questa legislatura, c’è il superamento della legge Fornero. L’attuale Esecutivo vuole agevolare l’uscita anticipata dei lavoratori prossimi all’età pensionabile in modo da favorire l’ingresso dei giovani.

Pensioni: ecco cosa cambierà

Le pensioni sono uno dei temi più sentiti dagli italiani. L’idea di andare in pensione a 67 anni non piace a molti. Nei giorni scorsi il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon ha anticipato alcuni dei temi sui quali l’Esecutivo si sta confrontando per arrivare a una versione definitiva della riforma delle pensioni 2024.

Pensioni, cosa cambierà
L’obiettivo del Governo è superare la legge Fornero – ilovetrading.it

Nel dettaglio, le ipotesi attualmente allo studio del Governo sono due:

  • proroga e miglioramento di Quota 103. Questa misura consente di andare in pensione a 62 anni purché se ne abbiano almeno 41 di contributi.
  • Confermare anche per tutto il 2024 Quota 41. Questa misura prevede l’uscita dal lavoro al raggiungimento di 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica.

Secondo le prime stime, la proroga di Quota 103 consentirebbe ad almeno 50 mila lavoratori di andare in pensione; Quota 41, invece, permetterebbe di superare la Legge Fornero, ampliando la platea di beneficiari della finestra di pensionamento anticipata. Sul tavolo del Governo c’è anche l’ipotesi di dire addio definitivamente a Opzione Donna. Questa forma di pre- pensionamento che si rivolge esclusivamente alle donne sarebbe dovuta essere abbandonata già a fine 2022. Il Governo Meloni l’ha prorogata per tutto il 2023 seppur con notevoli limitazioni. Infatti da quest’anno solo pochissime categorie di lavoratrici possono beneficiare di questa misura e l’età pensionabile è stata alzata a 60 anni con 35 di contributi. A partire dal 2024 Opzione Donna  potrebbe  scomparire per lasciare il posto a nuove misure più strutturali.

Nonostante le risorse a disposizione del Governo Meloni siano assolutamente limitate, il sottosegretario Durigon si è definito fiducioso. Di tutt’altra idea  è invece il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico. Secondo Tridico occorre procedere con cautela e non bisogna  favorire il pensionamento anticipato, in considerazione del fatto che nei prossimi anni il rapporto tra pensionati e lavoratori potrebbe arrivare a 1 a 1.

 

Impostazioni privacy