I BTP, Buoni del Tesoro Poliennali, rappresentano un investimento senza rischi ideale per chi intende ottenere una rendita.
I Buoni del Tesoro Poliennali sono titoli di debito a medio-lungo termine emessi dal Dipartimento del Tesoro con una cedola fissa posticipata corrisposta semestralmente.
Tra gli strumenti di risparmio/investimento preferiti dagli italiani emergono, oltre ai Buoni Fruttiferi Postali, i Buoni del Tesoro Pluriennali. Entrambi sono adatti ai piccoli risparmiatori che intendono tutelare il proprio denaro mentre si fa fruttare.
Mentre i BFP sono a rischio zero considerata la garanzia dello Stato italiano, i secondi sono titoli di debito considerati più rischiosi dato che il rischio di credito dello Stato può influenzare il valore di mercato. Non liquidando i BTP prima della scadenza, però, il rischio di perdita si riduce essendo legato alla volatilità del prezzo prima della scadenza stessa.
Da qui la scelta dei risparmiatori di ritornare verso i BTP volendo far fruttare i risparmi e salvarli dalla perdita del potere d’acquisto che si sta verificando a causa dell’elevata inflazione.
Investire non è un gioco in cui gettarsi senza conoscenze. Per poter ottenere elevati rendimenti dai BTP occorrerà sapere come gestire i Buoni e quale acquisto effettuare. La selezione è, dunque, fondamentale per assicurarsi una buona rendita in un periodo di tempo breve, come due anni.
Quando l’investimento è di breve durata i rischi legati ai Buoni del Tesoro Poliennali si riducono. Partendo da questa considerazione è possibile individuare due Buoni particolarmente interessanti per chi intende ottenere una buona rendita.
Il BTP con scadenza nel 2025 ha ISIN IT0005327306. La denominazione è Btp Tf 1,45% Mg25 Eur con cedola dell’1,45% e rendimento netto alla scadenza del 2,8%. Questa soluzione è preferibile per i risparmiatori che puntano al premio finale accettando un guadagno inferiore.
Il secondo Buono del Tesoro Poliennale con scadenza il 1° marzo 2023 ha ISIN IT0004513641 e denominazione Btp-1mz25 5%. La cedola corrisponde al 5% e il rendimento netto alla scadenza è del 2,85%. Questa opzione è consigliabile per chi vuole fin da subito una cedola interessante fino alla scadenza del contratto.
Per quanto riguarda le quotazioni, il primo BTP viaggia sotto la pari, a 95,6, mentre il secondo scambia sopra la pari, a 102,99.
I Buoni del Tesoro Poliennali sono emessi con scadenze diverse (3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni) tramite un’asta marginale. Questa si svolge solitamente due volte al mese. Prima di ogni asta il Ministero del Tesoro annuncia i quantitativi emessi. A determinare il prezzo e, dunque il rendimento, la corrispondenza tra offerte e domande. I Buoni, poi, possono essere acquistati anche successivamente all’asta tramite mercato secondario.
Il risparmiatore che intende investire in BTP non potrà agire in autonomia ma rivolgendosi ad intermediari autorizzati. Per sapere di più e compiere la scelta giusta, dunque, è bene rivolgersi alla propria banca oppure ad un’impresa di investimento registrata presso la Banca d’Italia.
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