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Conti e libretti di Poste Italiane “dormienti”: è questo l’unico modo per recuperare i soldi

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Antonia Festa

Molti risparmiatori subiscono penalizzazioni per libretti e conti postali dormienti. Cosa comporta tale situazione e perché è rischiosa?

I conti o libretti postali “dormienti”, ai sensi degli artt. 1 e 2 del D.P.R. 22/6/2007 n. 116, sono quelli caratterizzati da un prolungato periodo di inattività, nello specifico 10 anni, e su cui c’è una giacenza superiore a 100 euro. Contrariamente a quanto si possa pensare, non è affatto conveniente lasciare queste somme di denaro inutilizzate.

rischi dei conti e dei libretti postali dormienti
Quali conseguenze per i conti e i libretti postali dormienti? (Ilovetrading)

I rischi legati ai conti e ai libretti inattivi sono molteplici, perché gli interessati possono perdere i loro risparmi.

Nello specifico, se si possiede un libretto postale che risultava dormiente fino allo scorso 30 novembre, ci si deve recare, entro il 29 giugno, presso l’Ufficio Postale di competenza e ritirare il denaro oppure effettuare un’operazione di accredito o di addebito. Per i conti che sono divenuti dormienti entro il 31 marzo, il termine ultimo per il prelievo è il 26 ottobre.

Esiste, tuttavia, un modo per riavere i propri soldi anche dopo la scadenza. Sarà necessario inviare un’apposita richiesta alla CONSAP, l’Ente che gestisce tali fondi. Il correntista ha a disposizione 10 anni per presentare reclamo.

Si possono recuperare le somme su conti e libretti dormienti? La Cassazione non ha dubbi

È opportuno sottolineare che i conti bancari e i libretti postali diventati dormienti non vengono considerati prescritti e, dunque, i sottoscrittori hanno diritto ad ottenere le somme che vi sono depositate.

recuperare i soldi su conti e libretti dormienti
I soldi sui conti e libretti dormienti non vanno perduti, ma si possono riottenere (Ilovetrading.it)

Al riguardo, la Corte di Cassazione, con la sentenza n.788 del 20 gennaio 2012, ha specificato che all’interessato spetta sempre la restituzione del proprio denaro, a prescindere dal lasso di tempo che è trascorso.

Tale principio, tuttavia, conosce delle eccezioni. Con riguardo ai libretti postali, infatti, il D.P.R. 29 marzo 1973, n. 156 (cd. Codice Postale), all’art. 168, lett. c, stabilisce che si considerano prescritti dopo 30 anni, a favore dell’Amministrazione delle Poste, i crediti dei libretti di importo superiore a mille lire, tra capitale e interessi.

È, inoltre, onere del risparmiatore interessarsi sull’eventualità che il proprio conto o libretto rischi di diventare dormiente. L’Ufficio Postale, infatti, non ha l’obbligo di avvertire i titolari, perché non riuscirebbe a sostenere i costi di gestione delle pratiche individuali. Di norma, Poste Italiane pubblica degli avvisi presso le agenzie territoriali e sul portale web ufficiale.

Specifichiamo ai lettori, infine, quali sono i passaggi da compiere per recuperare i soldi da conti e libretti dormienti. Innanzitutto, bisogna recarsi presso l’Ufficio Postale competente, per chiedere il rimborso delle somme giacenti oppure effettuare un’operazione di addebito o accredito che coinvolga il conto o libretto interessato.

Se è scaduto il termine stabilito per la riattivazione, si deve inviare la richiesta alla CONSAP. In ogni caso, è preferibile mandare una raccomandata o una PEC all’Agenzia Postale oppure alla sede legale di Poste Italiane. Per maggiori informazioni, infine, è possibile consultare il sito internet ufficiale della CONSAP e scaricare la relativa modulistica alla sezione “Fondi e Attività“.

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