Cambiamenti in arrivo per le pensioni: invalidità, reversibilità e vecchiaia subiranno della modifiche importanti.
Il tema delle pensioni nel nostro Paese è sempre stato spinoso: in Italia nascono pochi bambini e gli anziani sono molti, siamo tutti più longevi grazie alla scienza ma la nascita zero non aiuta; non c’è ricambio generazionale e quindi l’INPS, l’istituto che eroga le pensioni, potrebbe avere problemi nei prossimi anni. È per questo che tutti i governi hanno provato a modificare strutturalmente il sistema pensionistico, ma non è cosa facile.
Nel 2024, si vocifera, che il Governo voglia attuare una riforma più importante per le pensioni e apportare modifiche che dovrebbero rendere la vita più facile ai pensionati italiani. Nel frattempo anche quest’anno il Governo prova a modificare gli importi delle pensioni a favore dei soggetti più fragili. Negli ultimi tre mesi sono state già decise e approvate alcune modifiche per quanto riguarda in particolare le pensioni di vecchiaia e di invalidità, le pensioni minime e anticipate.
La prima modifica importante riguarda le pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità, decisa negli ultimi mesi dal Governo: è la rivalutazione, per l’anno in corso, con indice al 7,3% partita da Gennaio 2023. Precedentemente le pensioni venivano rivalutate secondo tre percentuali, questo governo ne ha inserite sei: partono dalle pensioni più basse con percentuale del 100% e arrivano a quelle più alte con il 32%. Secondo i calcoli questo dovrebbe consentire un aumento dai 50 ai 150 euro sulle pensioni suddette.
Il decreto lavoro maggio, approvato dal Governo, ha permesso una modifica anche alle pensioni anticipate: la possibilità di andare in pensione anticipata fino a 5 anni, viene prorogata fino al 2025. Le aziende con più di 50 dipendenti, che vogliono riorganizzarsi e apportare modifiche per assumere lavoratori giovani, hanno facoltà di agevolare l’uscita dei lavoratori più vicini alla pensione avvalendosi di questa norma. L’azienda presenta domanda all’INPS previo accordo tra i sindacati e il Ministero del Lavoro.
Altro cambiamento importante è l’aumento delle pensioni minime, non tutti gli aventi diritto l’hanno ancora ricevuto ma il Governo ha assicurato che verrà erogato a tutti entro luglio, compresi gli arretrati. Negli ultimi mesi il Governo ha stabilito anche degli aumenti, molto attesi in verità, delle pensioni di invalidità: varieranno a seconda del reddito di ciascuno e del tipo di invalidità; ovviamente un soggetto con invalidità totale ed un reddito basso avrà un aumento più consistente.
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