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In pensione 10 anni prima con una rendita mensile fino ai 67 anni: si può da subito se hai questi requisiti

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Claudia Savanelli

È possibile uscire dal mondo del lavoro con questa misura che permette di ricevere la pensione con molto anticipo.

Il lavoro è una parte significativa e importante nella vita di una persona sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista sociale e psicologico. Tuttavia, con il passare degli anni nasce la necessità, sempre più pressante, di lasciare il mondo del lavoro e andare la pensione.

Pensione anticipata
In pensione per godersi gli affetti e la famiglia (ilovetrading.it)

Per uscire dal mondo del lavoro però non è necessario aspettare la pensione di vecchiaia perché è possibile farlo anche in anticipo. Infatti, la legge mette a disposizione dei lavoratori varie misure che permettono la pensione anticipata. Nel 2023 è possibile, ad esempio, con Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 103.

Ci sono però delle condizioni e dei requisiti stringenti che limitano la fruizione di tali misure solo a determinati lavoratori. L’età in cui il lavoratore può uscire in anticipo dal mondo del lavoro varia in base alla misura che si sceglie. Però, esiste una misura che permette la pensione anche 10 anni prima del compimento dei 67 anni di età.

La pensione anticipata RITA: come funziona e quali sono i requisiti

Oltre le misure di pensionamento anticipato citate in precedenza, si può uscire dal mondo del lavoro anche con la RITA, Rendita integrativa temporanea anticipata. Si tratta di una misura che offre al lavoratore la possibilità di ottenere l’anticipo di una rendita fino al raggiungimento dell’età pensionabile, ovvero 67 anni.

Pensione anticipata RITA
Come ottenere la pensione anticipata RITA (ilovetrading.it)

In sintesi, spetta a tutti i lavoratori sia dipendenti privati sia dipendenti pubblici, purché rispettino i seguenti requisiti:

  • iscrizione a un fondo di previdenza integrativa da almeno 5 anni;
  • non lavorano al momento della domanda (dopo possono anche riprendere a lavorare);
  • maturato almeno 20 anni di contributi nei regimi di appartenenza;
  • accedano entro 5 anni dalla richiesta della RITA alla pensione di vecchiaia (67 anni) e quindi abbiano compiuto 62 anni al momento della domanda.

In realtà, quest’ultimo punto è stato modificato dalla legge di Bilancio 2018. Infatti, possono presentare domanda anche chi ha compiuto 57 anni di età e quindi 10 anni prima rispetto al limite di età della pensione di vecchiaia. Però, attenzione, questo requisito è valido solo per coloro che sono inoccupati di lungo periodo, ovvero senza un lavoro da più di 24 mesi.

I lavoratori per richiedere la RITA devono dimostrare la perdita del lavoro e il possesso dei requisiti utilizzando una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà o di certificazione. Inoltre, dovranno presentare una domanda utilizzando il modulo messo a disposizione dal fondo pensionistico integrato scelto.

Vantaggi e svantaggi della RITA

Oltre al vantaggio di uscire in anticipo dal mondo del lavoro, ci sono anche:

  • i benefici fiscali, infatti la parte imponibile di questa misura è tassata al 15% con una riduzione dello 0,30% ogni anno di partecipazione a un fondo pensione prima del quindicesimo anno. Poi l’imposta scende al 9% con almeno 35 anni di contributi maturati.
  • la compatibilità con altri redditi e prestazioni pensionistiche anche anticipate, come l’Ape Sociale, l’isopensione e la Naspi ma anche con i redditi da lavoro successivi alla presentazione della domanda.

Ricordiamo che la RITA cessa al compimento dei 67 anni di età e quindi nel momento in cui spetta la pensione di vecchiaia. L’importo della pensione però potrebbe essere ridotto per aver utilizzato il capitale accumulato per fruire della pensione anticipata.

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