L’Inps ha fornito una serie di chiarimenti in merito agli aumenti legati al taglio del cuneo fiscale e per i pensionati ci sono brutte notizie che riguardano proprio la tredicesima. Ecco cosa si prevede
Il taglio del cuneo fiscale con conseguente incremento dello sgravio contributivo a favore dei lavoratori dipendenti è stato un argomento molto discusso nelle ultime settimane. La misura decisa dal governo Meloni ed inserita nel DL n.48/2023 fornisce infatti una boccata di ossigeno a migliaia di lavoratori con due sconti previsti.
Il primo direttamente nella retribuzione mensile, purché non superiore a 1.923/2.692 euro, nella misura del 6-7%. Il secondo invece va ad interessare la tredicesima, con i medesimi limiti di introito e nella misura del 2-3%. Questo criterio viene applicato anche nel caso in cui la tredicesima venga erogata a ratei mensili, caso in cui verranno applicate le due misure di sconto nella stessa busta paga.
Quella relativa alla tredicesima è una brutta notizia resa nota attraverso i chiarimenti dell’Inps in merito ai contenuti del decreto Lavoro: la si può trovare nel messaggio n. 1932/2023 nel quale vengono fornite tutte le istruzioni attuative riguardanti l’incremento dello sconto sulla quota dei contributi previdenziali da applicarsi a partire dal 1° luglio 2023. Ebbene la tredicesima mensilità non subirà aumenti e resterà sgravata nella misura base del 2-3%.
Il chiarimento interessa l’incentivo a favore di dipendenti pubblici e privati, ad esclusione dei domestici, portato nel 2022 dallo 0,8% del primo semestre al 2% del secondo semestre e rimodulato nel 2023 al 3% e al 2% in base su un massimale retributivo di, rispettivamente, 1.923 e 2.692 euro. L’unico limite è dunque la retribuzione lorda non superiore a 35mila euro annui. Con l’ultimo Decreto legge l’incremento è stato di altri 4 punti percentuali ma, si legge nel chiarimento Inps, “senza ulteriori effetti sul rateo della tredicesima”. Così si è dunque passati a 6 o 7 punti percentuali, parametrati sempre su retribuzione imponibile su base mensile per tredici mensilità non superiore a 2.692 e 1.92 euro. Solo così sarà riconosciuto l’esonero contributivo con riduzione dell’aliquota ordinaria del 9,19% a 3,19 o 2,19%.
Nulla cambierà invece sulla tredicesima con applicazione del 2 o 3% e non, spiega l’Inps, nella misura aumentata. Se il lavoratore la riceverà a dicembre (o suddivisa mensilmente) si troverà dunque due sconti diversificati del 6-7% e del 2-3%.
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…
Non è insolito ritrovarsi con un mucchietto di cera che si potrebbe riutilizzare, derivante da…
Le illuminazioni negli acquari sono molto affascinanti da vedere, ma lasciarle sempre accese potrebbe essere…
Lavorare nel centro di Milano ha un costo non indifferente: ecco la dichiarazione di Carlo…