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Dare in prestito la casa ad un parente: tanti vantaggi ma non puoi sbagliare | Cosa dice la legge

Se vuoi prestare la casa a un parente è bene che tu segua alcuni passaggi. Ecco cosa dice la legge in merito

Avere un regolare contratto di locazione è molto importante se stai cambiando casa, o , in caso contrario, se stai affittando a qualcuno. Questo è anche una forma di tutela per chi sta affittando una casa.

Ecco cosa dice la legge in merito – ilovetranding.it

Ma cosa accade nel caso si voglia prestare la casa a qualcuno? Anche se il prestito può durare da pochi giorni a diversi anni, spesso non si mette per iscritto quanto concordato con un familiare. Tuttavia, prestare una casa comporta molti aspetti da valutare attentamente.

In passato, il riferimento normativo per queste situazioni era la legge n. 59 del 1978, che prevedeva l’obbligo di segnalare alla Questura il prestito di un’abitazione a una terza persona. Questo requisito si applicava sia nei contratti di locazione che negli utilizzi temporanei della dimora. È importante ricordare che il comodato d’uso è un’altra forma di utilizzo di un bene, in cui le parti si accordano per un prestito anziché per l’acquisto o l’affitto del bene in questione. Questo vale anche se stiamo parlando di un parente.

Se vuoi imprestare la casa a un parente, ecco i passaggi

Gli aggiornamenti normativi del 2011 hanno semplificato la procedura per la locazione di immobili, distinguendo tra contratto di locazione e comodato. Il contratto di locazione, con durata minima di 30 giorni, deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate, mentre il comodato d’uso non ha obblighi di registrazione.

Come non sbagliare se impresti la casa a qualcuno – ilovetrading.it

La comunicazione alla Questura è necessaria solo nel caso di locazione a cittadini stranieri non europei o per l’usufrutto inferiore a 30 giorni, in quanto non vi è l’obbligo di registrazione all’agenzia delle entrate. Tuttavia, la comunicazione alla Questura è necessaria per motivi di sicurezza pubblica.

Nel 2018, il Decreto Legislativo 113 ha stabilito che anche il comodato d’uso gratuito di una casa deve essere comunicato alla Questura. Questo perché, anche se il comodato non prevede un canone da pagare, comporta comunque l’uso esclusivo di un’intera proprietà da parte di un terzo individuo, ed è inoltre importante lasciare una traccia dell’accordo in questione.

Inoltre, è essenziale ricordare che, qualora si necessitasse di intimare a qualcuno di abbandonare la propria abitazione, bisogna avere precedentemente registrato correttamente il contratto di riferimento. Ciò permetterà di muovere un’azione legale contro l’individuo in questione.

Maria Verderame

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