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Aumentare l’assegno pensione si può: il segreto è la rottamazione cartelle esattoriali, paghi solo il dovuto

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Antonia Festa

La Rottamazione delle cartelle esattoriali consente di saldare i debiti con il Fisco, ma è utile anche per anticipare la pensione. Ecco perché.

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto nuovi metodi affinché i contribuenti regolarizzino la propria posizione con il Fisco.

pensione anticipata
La Rottamazione ha importanti conseguenze anche sulla pensione (ilovetrading.it)

Gli strumenti sanatori più utilizzati sono lo stralcio e la Rottamazione.

Con lo stralcio vengono eliminati sia il debito sia gli interessi e si applica alle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro, affidate al ruolo dal 2000 al 2015. Attenzione, però, a ricorrere allo stralcio per i debiti contributivi, perché il debito scompare ma, allo stesso tempo, si perdono anche i contributi ad esso riferiti.

Il discorso è differente con la Rottamazione, che cancella i soli interessi ma permette il pagamento del debito anche in maniera rateale. Può, inoltre, essere un valido aiuto per andare in pensione in anticipo.

Chi ha intenzione di aderirvi, deve presentare domanda entro il 30 giugno. Tramite la Rottamazione, i contribuenti hanno l’opportunità di saldare anche i debiti previdenziali con l’INPS. In questo modo, non solo mettono a posto la propria situazione con l’Ente, ma aumentano i contributi accreditati.

Questo perché i debiti previdenziali hanno una natura differente rispetto ai debiti tributari. Quando si cancella una cartella esattoriale si salda solo il debito; quando, invece, si annulla una cartella esattoriale relativa ai contributi previdenziali si incrementa il montante contributivo e, di conseguenza, si maturano prima i requisiti per la pensione. Si tratta di una caratteristica che ha delle implicazioni molto importanti ma che spesso viene ignorata.

Con la Rottamazione si va in pensione prima, ma attenzione alle scadenze

Una delle agevolazioni principali previste dalla Rottamazione quater è quella di saldare il debito con il Fisco suddividendolo in rate, fino a 5 anni.

rottamazione cartelle esattoriali
Per accedere alla Rottamazione bisogna rispettare specifiche scadenze (ilovetrading.it)

I contribuenti che sono prossimi alla pensione non subiscono alcun pregiudizio o ritardo, se scelgono il pagamento rateale. Bisogna, tuttavia, considerare che, per l’accredito dei contributi oggetto della cartella esattoriale, è necessario aspettare l’estinzione completa del debito.

Di conseguenza, chi intende smettere di lavorare nel 2023 o nel 2024, raggiungendo i requisiti per la pensione con i contributi omessi e “rottamati”, dovrà pagare tutta la somma in un’unica soluzione entro il termine fissato per la prima o unica rata, ossia il 31 ottobre 2023. Le altre rate, invece, scadranno, a partire dal 30 novembre, ogni trimestre.

Il contribuente può scegliere il piano di pagamento che desidera (anche, ad esempio, suddividendo la cifra in 2 rate, una a metà ottobre e l’altra a metà novembre), ma dovrà sempre considerare che, fino a quando non salderà per intero il debito, non potrà utilizzare i contributi per accedere alla pensione anticipata.

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