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Guida in stato di ebbrezza: ecco come puoi difenderti ed evitare problemi

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Ilaria Macchi

La guida in stato di ebbrezza è proibita dal Codice della Strada, oltre a causare pericoli. In caso di sanzione si può mettere in atto una strategia difensiva.

Mettersi alla guida solo quando si è nelle giuste condizioni fisiche e psicologiche è fondamentale per non far correre rischi a se stessi e agli altri. È proprio per questo che non lo si dovrebbe mai fare nemmeno se si è reduci da una giornata stancante e si corre il rischio di addormentarsi al volante. Fortunatamente questa possibilità ora può essere scongiurata grazie ai dispositivi di assistenza alla guida presenti in tante vetture, alcuni dei quali segnalano proprio la stanchezza.

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La guida in stato di ebbrezza può essere davvero pericolosa – Foto | Ilovetrading.it

Altrettanto da evitare è un altro comportamento purtroppo frequente. Molti, infatti, decidono di guidare nonostante abbiano bevuto qualche bicchiere di troppo, magari in compagnia degli amici (può bastare poco per andare oltre il limite consentito). In questi casi dovrebbe esserci sempre una persona che non beve e che si prenderà la briga di accompagnare gli altri. La guida in stato di ebbrezza può avere conseguenze da non sottovalutare.

Guida in stato di ebbrezza: un comportamento scorretto e pericoloso

Nonostante la guida in stato di ebbrezza sia punita dal Codice della Strada, ci sono ancora troppe persone che fanno finta di niente e pensano di farla franca mettendosi comunque al volante. Gli incidenti che hanno conseguenze anche gravissime a causa di questo modo di agire sono però ancora troppo numerose, soprattutto perché spesso hanno per protagonisti i giovanissimi.

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Attenzione a non mettersi alla guida dopo avere bevuto – Foto | Ilovetrading.it

È proprio per questo che il governo starebbe addirittura pensando a un ergastolo della patente per chi causa un sinistro mortale dopo avere bevuto troppo. In attesa di capire come evolverà la situazione a livello normativo, può essere utile capire come sia meglio muoversi se si dovesse essere fermati per questo motivo.

Non sbagliare la mossa può essere davvero determinante, specialmente per chi non può permettersi per motivi di lavoro di stare a lungo senza la propria auto.

Le strade da seguire

Chi è stato sorpreso dalle forze dell’ordine e multato per guida in stato di ebbrezza potrebbe chiedere il patteggiamento, che si rivela la soluzione ideale per chi vuole una pena non troppo pesante e ridotta di un terzo. Non sono previste però modifiche alle sanzioni accessorie previste per questo reato, ovvero la sospensione della patente.

Alcuni automobilisti possono inoltre chiedere la messa alla prova con lo svolgimento di lavori in favore della collettività, oltre a fornire condotte riparatorie, come può avvenire, nei casi in cui è consentito con il risarcimento del danno. Sospensione e revoca della patente non vengono eliminate, mentre si può ritenere estinto il reato una volta terminata in maniera positiva la messa alla prova.

In alternativa, è possibile sostituire la pena inflitta con i lavori di pubblica utilità, che devono essere a favore della collettività. Questi ovviamente non sono retribuiti e possono avvenire in genere a favore di Stato, Regioni e Comuni, magari sistemando strade o dando la propria disponibile a dare un contributo presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze. Una volta terminata questa fase, la palla passa al giudice, che dichiarerà estinto il reato e disporrà la riduzione alla metà della sanzione della sospensione della patente e revoca la confisca del veicolo sequestrato.

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