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Aumento revocato sull’assegno INPS: la motivazione non piace ai contribuenti

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Antonia Festa

Molti cittadini hanno notato una riduzione dell’importo della pensione di invalidità, anche chi aveva già percepito la maggiorazione. Perché?

La maggiorazione sociale è un aumento della pensione riconosciuto agli over 60 anni che versano in condizioni di disagio. Spetta ai pensionati che ricevono prestazioni a carico dell’AGO (l’Assicurazione Generale Obbligatoria) o a forme sostitutive della stessa e ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione speciale. La maggiorazione spetta sulle pensioni con requisito contributivo e su quelle assistenziali (ad esempio, gli assegni riconosciuti agli invalidi civili, ai ciechi e ai sordomuti).

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Su alcune prestazioni previdenziali e assistenziali spetta la maggiorazione sociale (ilovetrading.it)

Sono previste delle soglie reddituali per l’erogazione della maggiorazione. Per questo motivo, se è stata revocata, il motivo potrebbe essere il mancato rispetto del limite reddituale. Nello specifico, per beneficiare della maggiorazione sociale, bisogna percepire una pensione di ammontare pari o inferiore al minimo (ossia, 571 euro e 600 euro per gli over 75) e non possedere altri redditi.

Addio all’aumento della pensione se non si rispettano questi requisiti

Per avere diritto alla maggiorazione sociale sulla pensione, è fondamentale non superare i seguenti limiti di reddito:

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Se non si rispettano alcuni requisiti viene revocata la maggiorazione sociale (ilovetrading.it)
  • i pensionati di età compresa tra i 60 e i 64 devono possedere un reddito personale annuo non maggiore di 7.644,41 euro e un reddito da coniugati annuo non maggiore di 14.206,92 euro;
  • i pensionati di età compresa tra i 65 e i 69 anni non devono percepire un reddito personale annuo maggiore di 8.402,94 euro e un reddito da coniugati annuo maggiore di 14.945,45 euro;
  • i pensionati con 70 anni di età devono avere un reddito personale non superiore a 9.102,34 euro e un reddito da coniugati non superiore a 15.644,85 euro. Gli over 70 con trattamenti al minimo, inoltre, hanno diritto al cd. incremento al milione.

Se si oltrepassano tali soglie c’è la revoca della misura.

Quali redditi vengono presi in considerazione ai fini del rispetto dei limiti imposti dalla legge? Sono utili tutti i redditi percepiti dal pensionato, ad eccezione dei seguenti:

  • la casa di abitazione e la pertinenza;
  • i trattamenti di famiglia;
  • l’indennità di accompagnamento;
  • la pensione di guerra;
  • i redditi che seguono la tassazione separata;
  • i redditi tassati alla fonte.

Maggiorazione sociale revocata nel caso di cambio residenza all’estero

Vi è, infine, un’ultima ipotesi in cui la maggiorazione sociale può essere revocata al percettore. Con il Messaggio del 13 luglio 2006 n. 19999, l’INPS, richiamando la Circolare 10/2006, ha stabilito che la revoca della maggiorazione sociale sull’invalidità civile nei confronti dei cittadini italiani che sono residenti in uno Stato membro dell’Unione Europea, ha decorrenza dal 1° giugno 2005.

Viene, infatti, applicato il Regolamento Comunitario per il Coordinamento dei Sistemi di Sicurezza Sociale Nazionale n. 1408/1971, in base al quale i cittadini italiani che hanno spostato la residenza in uno degli Stati UE non hanno diritto alla pensione e all’Assegno sociale, alle pensioni, agli assegni e alle indennità riservate ai mutilati e agli invalidi civili, all’integrazione alla pensione minima e alla maggiorazione sociale.

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