Il caldo torrido ha fatto capolino sull’Italia ma c’è ancora una possibilità per mitigare le temperature a costi ridotti. Ecco come sfruttare il bonus condizionatori con detrazioni fino al 90%
L’estate è ufficialmente iniziata e non solo sulla carta. Da giorni l’Italia è avvolta da una cappa di calore notevole, frutto della permanenza dell’anticiclone africano che, dopo un periodo caratterizzato da precipitazioni storiche, ha fatto schizzare all’insù la colonnina di mercurio. In alcune città della penisole sono stati ampiamente superati i 35 gradi arrivando, ad esempio in Sardegna, a toccarne addirittura 40. Quando il grado di umidità è elevato, inoltre, la vivibilità diventa piuttosto difficile.

Ecco allora che molti potrebbero pensare a spendere i soldi che hanno messo da parte per acquistare un nuovo climatizzatore con il quale mitigare le temperature domestiche. Ebbene in questo caso bisogna approfittare di una speciale agevolazione che consentirà, ancora per poco, di ottenere detrazioni comprese tra il 50 ed il 90%.
Bonus condizionatori, come richiederlo e quanto si può risparmiare
Stiamo parlando del bonus condizionatori, un bonus legato agli interventi di efficienza energetica la cui detrazione fiscale potrà essere indicata direttamente nella dichiarazione dei redditi a condizione, comun denominatore di tutte le spese detraibili, che l’acquisto venga pagato in maniera tracciabile (bonifico, bancomat, carta di credito) e dunque non in contanti.
L’incentivo è per la verità ottenibile in diversi modi e con percentuali di detraibilità differenti: nel caso del Bonus Ristrutturazioni e del Bonus Mobili lo ‘sconto’, che verrà restituito in dieci rate annuali di uguale importo, sarà del 50%; acquistare un condizionatore attraverso l’Ecobonus darà diritto a una detrazione del 65% che salirà al 90% con il Superbonus. La ‘scelta’ dell’agevolazione dipende sia dal tipo di condizionatore che dall’ambito dell’installazione. Resta invece esclusa la possibilità dello sconto in fattura, eliminato dall’attuale governo lasciando solo la possibilità di applicare la classica detrazione.

L’impianto può essere sia di riscaldamento che di raffrescamento, e potrà sostituire o integrare un impianto già esistente andando a migliorare l’efficienza energetica, così da ottenere il bonus del 65% con spesa massima detraibile di 46.154 euro. Acquistandone uno nuovo o sostituendolo in abbinamento ad una ristrutturazione lo sconto sarà del 50%, purchè il nuovo impianto sia a pompa di calore e consenta di risparmiare dal punto di vista energetico e con un tetto massimo di spesa di 96mila euro.
Del 50% è il bonus anche se si acquista un climatizzatore sfruttando il bonus Mobili e con la soglia massima di 4000 euro. La spesa massima detraibile con il Superbonus è di 30mila/15mila/20mila euro per unità immobiliare ed in base al tipo di edificio.
Quando scade il bonus climatizzatori
Ma quando scade il bonus climatizzatori? Le scadenze sono differenziate in base al tipo di detrazione: quelle del 50 e del 65% sono state prorogate fino al 2024 mentre Bonus Mobili e Superbonus sono in fase conclusiva con una riduzione dell’aliquota e/o dei massimali, in vigore (salvo ulteriori proroghe) fino al 31 dicembre 2023.