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Tutelare il patrimonio di un genitore anziano o malato: ecco come fare per non rischiare grosso

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Antonia Festa

Molto spesso le persone anziane e malate sono oggetto di raggiri e truffe, diretti all’appropriazione indebita dei loro averi. Come difendersi?

Uno dei problemi che affligge i figli e i parenti di anziani ed ammalati è in che modo poter gestire il loro patrimonio e metterlo al riparo da eventuali malintenzionati.

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Come salvaguardare gli averi di un genitore? (ilovetrading.it)

La normativa italiana consente la gestione del patrimonio altrui solo previa autorizzazione, concessa tramite procura notarile oppure tramite un provvedimento del giudice (per esempio, la nomina di un amministratore di sostegno).

Ma cosa succede in caso di controversie tra gli stessi familiari (come i figli) per la gestione dei beni dell’anziano? Il figlio che aiuta il genitore nell’amministrazione del proprio denaro non ha il potere di chiedere agli altri parenti (per esempio i fratelli) la restituzione delle somme utilizzate.

In queste ipotesi, infatti, ricorre un’obbligazione naturale, prevista dall’art. 2034 del codice civile, che non consente di agire in giudizio per riottenere quanto versato spontaneamente per dovere morale o sociale, in ottemperanza al principio di solidarietà. La caratteristica principale di tale obbligazione è proprio l’impossibilità della sua restituzione.

Se, poi, i genitori anziani versano in situazioni di disagio economico, spetta ai figli l’obbligo di alimenti, ai sensi dell’art. 433 del codice civile. In questi casi, però, qualora sia un solo figlio a provvedere, non c’è facoltà da parte di quest’ultimo di pretendere dai suoi fratelli o sorelle di riavere quanto speso per la cura del genitore.

Può un figlio tentare di impossessarsi illecitamente del patrimonio di un genitore? I rimedi offerti dalla legge

Se un figlio si è proposto di accudire il genitore anziano o malato e di tutelare il suo patrimonio, dovrà necessariamente rispettare alcune regole fondamentali.

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La legge prevede delle tutele per mettere al riparo il patrimonio del genitore anziano o malato (ilovetrading.it)

In particolare:

  • se ha occupato la casa del genitore e ne ha tratto profitto, ha commesso un illecito civile o penale (nel caso di appropriazione indebita di denaro, violazione di domicilio o invasione dell’edificio). Tale situazione, però, può essere fatta valere solo dalla vittima;
  • se ha occupato la casa del genitore con il solo scopo di accudirlo a proprie spese, sta adempiendo ad un’obbligazione naturale e, di conseguenza, non è legittimato a richiedere il rimborso agli eventuali fratelli o sorelle.

L’unica forma di tutela consiste nel presentare istanza al giudice tutelare per ottenere la nomina di un amministratore di sostegno che gestisca il patrimonio del genitore anziano o malato ed, eventualmente, estromettere il figlio che si è impossessato dei suoi averi.

Il ricorso, tra l’altro, non è eccessivamente oneroso, perché ha un costo di soli 27 euro a titolo di diritti di cancelleria e può essere presentato anche senza l’assistenza di un avvocato. Un legale, tuttavia, è sempre consigliato per i futuri adempimenti (come le notifiche ai familiari).

Il fratello estromesso potrebbe anche rivestire il ruolo di amministratore di sostegno del genitore. Spetterà, infine, al giudice verificare la situazione e prendere idonei provvedimenti.

La proposizione dell’istanza al giudice tutelare può provenire anche dai figli e dai familiari più stretti oppure dal Pubblico Ministero. Questo vuol dire che la legge non richiedere il consenso dell’interessato (cioè del genitore).

Se, però, il giudice ritiene che non ci sia la necessità di nominare un amministratore di sostegno, non si potrà agire contro il figlio che ha preso possesso della casa del genitore, fino a quando quest’ultimo continua a detenere il proprio patrimonio. In tal caso, infatti, solo il genitore potrebbe agire per tutelare i suoi beni.

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