Non tutti sanno che l’Assegno Ordinario di Invalidità si ottiene anche se si ha il diabete, ma è previsto un determinato grado di invalidità.
La Legge 104 del 1992 assicura una serie di agevolazioni economiche, fiscali e lavorative, come i permessi retribuiti e il congedo straordinario, sia ai disabili gravi sia ai familiari che li assistono.
Tra i benefici economici rientra il cd. Assegno Ordinario di Invalidità, riservato a coloro che possiedono specifiche patologie più o meno gravi. Non tutti, però, sanno che la prestazione è fruibile anche dai diabetici.
Il diabete, infatti, è inserito nella lista delle malattie invalidanti, per le quali è consentito l’accesso ai vantaggi della Legge 104. La normativa, però, prevede la necessità di una percentuale di invalidità non inferiore al 41%.
Per le persone affette da tale malattia la percentuale viene decisa dalla Commissione medica in base alla gravità e alla presenza di eventuali complicazioni. In particolare:
Per presentare domanda per il riconoscimento dell’Assegno Ordinario di Invalidità bisogna, innanzitutto, ottenere dal proprio medico di famiglia il certificato che accerta la presenza del diabete.
Dopo l’invio del certificato all’INPS è possibile procedere con l’inoltro della domanda per l’invalidità.
Al termine della procedura, l’INPS convoca il richiedente a visita medica, dinanzi ad una specifica Commissione, che dovrà rilasciare un verbale di conferma o negazione dell’invalidità. In caso di esito negativo, l’interessato può presentare ricorso entro 6 mesi dalla notifica.
Per ottenere l’Assegno Ordinario di Invalidità, è necessario che i pazienti diabetici presentino un’adeguata documentazione sanitaria.
In particolare, serve l’indicazione dell’emoglobina glicata, i registri di monitoraggio glicemico ed eventuali ricoveri o accessi al Pronto Soccorso causati dalla patologia.
In presenza di danni oculari, inoltre, vanno allegati i certificati che attestano la retinopatia, gli esami oculistici, comprensivi di campo visivo, Fundus oculi e fluorangiografia, finalizzati alla diagnosi delle patologie vascolari dell’occhio.
Per i danni renali, sono richiesti i certificati che evidenziano la nefropatia.
Nell’ipotesi di neuropatia (una malattia del sistema nervoso), è opportuno esibire i test per la valutazione della neuropatia autonomica, l’elettromiogramma, la valutazione della sensibilità attraverso diapason, l’eco vescicale, radiografia del tubo digerente oppure scintigrafia, valutazione neurologica completa e RX o risonanza magnetica del piede.
Se, infine, a causa del diabete è insorta un’arteriopatia, bisogna allegare l’ecolordoppler arterioso, la risonanza magnetica dei vasi periferici e un parere chirurgico vascolare.
Un caso che ha acceso un dibattito nei condomini italiani: è possibile sostituire il proprio…
Chi può andare in pensione con il metodo retributivo? Una domanda che continua a generare…
Quando si parla di agevolazioni fiscali legate alla disabilità, le aspettative possono trasformarsi in delusione…
Chi affronta ogni giorno il compito di accudire un familiare fragile sa quanto sia difficile…
È possibile che un semplice documento cambi il destino di un immobile? Cosa accade quando…
C’è chi parla di titoli di Stato come di strumenti statici, eppure dietro quelle cifre…