Divisione+delle+spese+tra+marito+e+moglie%3A+se+sbagli+%C3%A8+una+stangata+e+te+ne+penti+dopo
ilovetrading
/2023/07/10/divisione-delle-spese-tra-marito-e-moglie-se-sbagli-e-una-stangata-e-te-ne-penti-dopo/amp/
Economia

Divisione delle spese tra marito e moglie: se sbagli è una stangata e te ne penti dopo

Una coppia sposata deve imparare in fretta a fare i conti in casa, ma spesso si litiga per la divisione delle spese. Non è semplice mettersi d’accordo. 

Andare a vivere insieme e legati dal vincolo matrimoniale è l’inizio di una nuova vita, bellissimo ma con qualche insidia come ogni avventura. Bisogna abituarsi a un nuovo equilibrio che comprende fra gli altri anche l’aspetto economico. In alcune case entrano due stipendi, che possono essere simili o molto diversi, e in altre uno solo. Così viene da chiedersi chi debba pagare per la spesa e chi per le bollette, se ripartirsi i soldi o gestirli da sé. E il compromesso non è per forza immediato.

Dividersi le spese familiari richiede qualche sacrificio. (ilovetrading.it)

Prima di tutto se solo uno dei due coniugi ha un’entrata fissa bisogna capire come gestirla per non trovarsi in difficoltà. Si può decidere di cointestare il conto in modo che entrambi abbiano accesso ai soldi in caso di necessità, ma stabilendo una soglia per ogni tipo di spesa. Di solito a controllare che non si ecceda è chi nella coppia risulta più parsimonioso, così l’altro può stare tranquillo.

Se invece gli stipendi sono due la questione è diversa, ma il caso più semplice è quello in cui i coniugi abbiano guadagni simili. In tal caso si può decidere di versare ogni mese parte di queste entrate sul conto condiviso se presente, tenendo il resto per le emergenze o per qualche sfizio. Ad esempio metà da mettere in comune e metà da lasciare su un conto proprio. C’è anche chi invece mantiene le entrate separate impegnandosi a gestire parte delle spese in autonomia.

Quali sono gli obblighi

Nel Codice Civile per la coppia sposata è previsto il dovere di contribuzione per i bisogni familiari. In parole povere marito e moglie sono vincolati a dare un contributo in base alle proprie possibilità. Se non hanno uno stipendio possono occuparsi della casa e dei figli, dato che non si parla solo di risorse economiche ma anche di capacità da spendere.

Mettendosi d’accordo si può trovare il giusto equilibrio anche in materia economica. (ilovetrading.it)

Non esistendo dei minimi o dei massimi di contribuzione fissati per legge tutto sta agli accordi stabiliti fra i coniugi, anche in forma verbale. Stando alla Cassazione prima di tutto però si parte dalle condizioni economiche di marito e moglie per stabilire se qualcuno debba impegnarsi di più. Tra gli adempimenti necessari ad esempio c’è la riparazione degli impianti di casa o badare ai figli nel tempo libero dal lavoro.

Nausicaa Tecchio

Articoli Recenti

Canone Rai 2026: se invii questo modulo non lo paghi per l’intero anno

Il canone Rai torna al centro dell’attenzione con l’avvicinarsi del 2026 e non tutti sanno…

9 ore Fa

Al via i controlli dell’Agenzia delle Entrate sul Superbonus 110%: ora le indagini fanno davvero paura, fino a 8 anni per la verifica

I controlli sul Superbonus 110% entrano nella fase decisiva e non riguardano più solo carte…

1 giorno Fa

Stop alle ispezioni delle caldaie dal 2026: cosa prevede la nuova bozza di decreto

Una bozza di decreto potrebbe cambiare radicalmente il sistema dei controlli sulle caldaie domestiche in…

2 giorni Fa

Bonus 2026: tantissime agevolazioni per over 65, 70 e 80 anni

Il 2026 conferma una serie di bonus fondamentali dedicate alla popolazione anziana, con misure che…

3 giorni Fa

Riforma pensione: blocco degli scatti automatici e adeguamenti all’aspettativa di vita

La corsa contro il tempo per la riforma delle pensioni entra nel vivo e il…

4 giorni Fa

Bonus mamme 2025, il paradosso nascosto: perché la misura rischia di essere illegittima per l’UE

Nel dibattito pubblico si parla molto del sostegno economico alle lavoratrici, ma quasi nulla del…

5 giorni Fa