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Fisco

La rottamazione è scaduta, ma c’è ancora un modo per non pagare multe e cartelle: ecco cosa fare subito

Non hai fatto in tempo a sfruttare la rottamazione 2023? Nessun problema: ecco cosa devi fare per evitare multe e cartelle.

Il 30 giugno è scaduta la possibilità di pagare la rottamazione 2023 in maniera agevolata con il condono totale di multe e cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015 fino a mille euro e un agevolamento per quelle superiori ai mille euro ricevute fino al 2022, versando solo la quota originale senza sanzioni né interessi. Ci sono ancora, per fortuna, tre possibilità per chi deve pagare da luglio in poi, che permettono di pagare meno o addirittura nulla. Ecco quali sono le opzioni.

Rottamazione, ecco come non pagare se hai perso l’occasione – ILoveTrading.it

È possibile, per cominciare, pagare meno cartelle e multe anche dopo il termine di adesione alla rottamazione con sanzioni ridotte. Questa agevolazione è valida per il pagamento di avvisi bonari (non ancora vere casette esattoriali), con sanzione ridotte al 3% invece del 10% e interessi del 3.5%. Questa sanatoria vale solo per avvisi bonari per cui non è scaduto il termine di pagamento relativi ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, 2020 e 2021. In altre parole la definizione vale per le dichiarazioni presentate nel 2020, 2021 e 2022.

Pagare meno cartelle: le altre soluzioni

Abbiamo tempo fino al 31 ottobre 2023 per pagare cartelle e multe con una sanatoria dal versamento di 200 euro in misura fissa, che sia due rate o un’unica soluzione. Questo permetterà di sanare il debito con il Fisco e regolarizzare le violazioni.

Puoi pagare meno cartelle e meno soldi così – ILoveTrading.it

La seconda rata, per chi opterà per quell’opzione, sarà saldata entro il 31 marzo 2024. Questa possibilità è però valida solo per chi ha ricevuto avvisi o cartelle per violazioni formali, come irregolarità formai relative a imposte sui redditi o Iva ricevute fino al 31 ottobre 2022.

L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che queste violazioni formali possono essere regolarizzate con un pagamento di 200 euro, e le ha classificate in tre categorie: omessa comunicazione di proroga o risoluzione di contratto di locazione soggetto a cedolare secca, invio tardivo di fatture o comunicazione Iva e trasmissione irregolare di corrispettivi.

Fortunatamente sono anche stati prorogati i termini per le sanatorie per il ravvedimento speciale e la regolarizzazione delle violenze formali. Nello specifico, il termine per il ravvedimento speciale delle violazioni tributarie è stato prorogato, con pagamento della sanzione ridotta a un diciottesimo del minimo se si versa la prima  e unica rata dal 31 marzo 2023 al 30 settembre 2023. Sono stati prorogati al 30 settembre anche i termini per le definizioni delle controversie tributarie, la conciliazione agevolata delle controversie tributarie e la rinuncia agevolata delle liti pendenti in Cassazione. Tutte queste opzioni sono saldabili a meno entro fine settembre.

Lorenzo Sarno

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