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Separazione, le chat con l’amante possono essere usate come prove?

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Fabiana Coppola

Separazione per tradimento del partner? Ecco cosa è possibile fare e cosa si può utilizzare come prova in tribunale.

Nella causa di separazione, se c’è stato un tradimento, si possono utilizzare delle prove per ottenere l’addebito. Non tutte però possono essere utilizzate, ad esempio quelle ottenute violando le regole sulla privacy non sono valide: come funziona allora per le chat con l’amante? Vediamo cosa dice la legge.

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Separazione, le chat con l’amante possono essere usate come prove? Ilovetrading.it

Provare un tradimento, durante una causa di separazione, può essere molto utile, anche se a volte dispendioso. Di norma dimostrare l’infedeltà coniugale è possibile, ma si deve stare molto attenti a non violare la privacy altrui. Ottenere delle prove potrebbe essere semplice, grazie a un investigatore, ma utilizzarle per una causa è tutt’altra storia.

Causa di separazione e infedeltà coniugale: è possibile usare le chat con l’amante per l’addebito? Ecco cosa dice la legge

Cosa si può utilizzare in una causa di separazione per provare l’infedeltà coniugale e quindi l’addebito? Il report investigativo potrebbe essere sufficiente come prova per dimostrare che l’infedeltà c’è stata. Questo però è valido solo se non contestato dalla controparte. Le foto scattate dall’investigatore possono essere quindi utilizzare solo in questo modo.

Se contestato, il rapporto dello 007 non può essere mostrato. Certo è che il detective può testimoniare di aver effettuato i pedinamenti e che quindi ci sono le prove dell’esistenza di una relazione clandestina. Questo atto non è considerato una lesione della privacy perchè serve per far valere un diritto. A sostegno di ciò ci sono diverse sentente emesse in questi anni. Come funziona invece per chat ed sms?

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Tutto quello che c’è da sapere-Thewisemagazine.it

Le chat con l’amante possono essere utilizzate in una causa di separazione per provare il tradimento? Su questo punto ci aiuta la Corte di Appello di Trento secondo cui un testimone, che ha letto gli sms compromettenti, può essere chiamato in causa. Quindi si tratta di coinvolgere qualcuno che ha preso visione di queste comunicazioni e non dei messaggi in sé.

Per quanto riguarda nello specifico le chat con l’amante, utile è la sentenza del Tribunale di Livorno. Le chat con il presunto amante non sono producibili in giudizio, soprattutto se la crisi è già in atto. Se quindi il tradimento è avvenuto prima di una crisi matrimoniale e serve per dimostrare ciò, le chat, al pari delle lettere, possono essere utilizzate per stabilire l’addebito.

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