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Pensioni: arrivano 3 rivoluzioni su importi ed uscita anticipata | Il Governo spiazza tutti

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Valentina Trogu

La Riforma delle Pensioni tarda ad arrivare ma con la Legge di Bilancio 2024 si assisterà a dei cambiamenti su uscite anticipate e importi dei trattamenti.

Governo e sindacati continuano le discussioni per trovare scivoli pensionistici validi per tutti i lavoratori. Tra pochi mesi conosceremo le modalità ufficiali di pensionamento nel 2024 ma al momento possiamo solo fare congetture.

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Tre modifiche alle pensioni nel 2024 – Ilovetrading.it

Il tavolo di lavoro tra esecutivo e sindacati continua e le conclusioni raggiunte fino a questo momento sono poche. Ci sono molti dubbi e poche certezze tanto da aver fatto perdere la speranza ai lavoratori di ottenere a breve la Riforma delle pensioni strutturale. Mancano le risorse mentre le idee ci sono – come Quota 41 per tutti.

Ad oggi possiamo riferire le tre possibili modifiche in progetto per il prossimo anno. Delle novità che potrebbero essere inserite nella Legge di Bilancio 2024 e che dovrebbero far sorridere almeno alcuni lavoratori prossimi alla pensione ma anche i giovani.

Le tre ipotetiche rivoluzioni delle pensioni previste per il 2024

La prima modifica riguarda le misure per i giovani che consentirebbero loro di costruire una pensione futura più ricca. Dato che il sistema contributivo taglierà in modo sempre più netto gli importi dei trattamenti, il Governo spinge verso piani pensionistici agevolati in modo tale da spronare i giovani lavoratori di oggi ad agire fin da subito. Verranno create misure anche per aiutare chi ha carriere discontinue e caratterizzate da precariato. Quali saranno i nuovi strumenti? Ad oggi c’è l’idea ma non la sua realizzazione, aspettiamo e ne capiremo di più.

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Cosa accadrà alle pensioni nel 2024 – Ilovetrading.it

Nel 2024 saranno modificati ulteriormente gli importi delle pensioni. Attenzione, non stiamo dicendo che assisteremo ad un aumento. La rivalutazione potrebbe comportare cifre più basse delle aspettative così come importi più alti. Ad ottenere più soldi dovrebbero essere i titolari di pensioni minime con un incremento da 600 a 700 euro (se l’intento del Governo verrà realmente raggiunto). Gli importi si abbasserebbero, invece, per coloro che hanno pensioni superiori a 2.600 euro.

Concludiamo con la terza novità che coinvolgerà presumibilmente le pensioni anticipate. La pensione di vecchiaia rimarrà a 67 anni ma potrebbero essere ideate dall’esecutivo nuovi scivoli per l’uscita anticipata dal lavoro. Quota 41 soft con accettazione del sistema contributivo oppure una proroga di Quota 103 sono le ipotesi più accreditate. Come accennato mancano le risorse per Quota 41 per tutti senza limiti di età, obiettivo che potrebbe essere raggiunto negli anni a venire. In dubbio Opzione Donna. Il PD spinge per un ritorno ai vecchi requisiti meno stringenti ma la misura potrebbe essere modificata in altro modo.

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