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Pensione, nel 2024 potresti andarci anche a 60 anni: tutto quello che serve sapere

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Samanta Airoldi

Colpo di coda alla legge Fornero: nel 2024 potremmo andare in pensione a 60 anni. Vediamo insieme tutte le ipotesi sul tavolo.

L’attività parlamentare si prenderà una pausa estiva ma prima di andare in vacanza ci regala una bella notizia: è probabile che, a partire dal 2024, si potrà andare in pensione a soli 60 anni. Analizziamo insieme la situazione.

Pensione a 60 anni
Nel 2024 in pensione a 60 anni/ Ilovetrading.it

Palazzo Chigi a breve chiuderà per ferie. Ma dopo settimane di braccio di ferro, forse i sindacati sono riusciti a portare a casa un bel risultato: il ritorno di una misura che fu cancellata dall’ex ministro Elsa Fornero. Obiettivo comune di Governo e firme sindacali, infatti, è proprio superare la legge Fornero che ha inchiodato l’età pensionabile a 67 anni e con almeno 20 di contributi.

In pensione a 60 anni: ecco come fare

Secondo i sindacati la legge Fornero ha solo contribuito ad aumentare la disoccupazione giovanile. Tuttavia, ad oggi, non si è ancora trovato il modo di superarla. Negli ultimi giorni, però, ha preso piede una nuova proposta.

In pensione con Quota 96
Tornerà Quota 96/ Ilovetrading.it

Ha fatto capolino l’idea di tornare a Quota 96, una misura di pensionamento che fu cancellata dal Governo Monti nel 2011. Quota 96 permette di andare in pensione ad appena 60 anni con 35 di contributi. Ma come fare vista la situazione di penuria delle casse dell’Inps? C’è un ragionamento lungo da fare. È vero che l’Inps sarebbe costretta a pagare le pensioni per più anni, ma rispetto al 2011- quando Quota 96 fu abolita perché costava troppo allo Stato – oggi la situazione è completamente diversa.

Infatti chi nel 2011 andava in pensione a 60 anni, aveva un assegno calcolato con il sistema retributivo o con il sistema misto. Oggi, invece, ad andare in pensione a 60 anni e con 35 anni di contributi sarebbero solo lavoratori che rientrano nel sistema contributivo puro. E quest’ultimo non va a vantaggio dei lavoratori ma è una boccata di ossigeno per le casse dell’Inps che dovrà pagare assegni previdenziali molto più bassi. Il Governo, inoltre, potrebbe valutare – come già avviene con altre misure di prepensionamento quali Opzione donna e Ape sociale – di introdurre Quota 96 ma solo per categorie specifiche come gli addetti a mansioni usuranti, per esempio.

Nel caso Quota 96 non fosse applicabile, la soluzione più probabile è la proroga di Quota 103 ancora per un anno. Questa misura consente di andare in pensione a 62 anni con almeno 41 di contributi. Per l’estensione a tutte le categorie di lavoratori di Quota 41, invece, ci sarà ancora da attendere. È stato stimato che, mandare tutti i lavoratori in pensione dopo 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica, costerebbe allo Stato almeno 5 miliardi di euro ogni anno. Una spesa, che al momento,  lo Stato italiano non sarebbe in grado di sostenere. Se nessuna di queste ipotesi prenderà forma, allora il ritorno della legge Fornero per tutti sarà inevitabile.

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