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Legge 104, nuovissime regole su congedo parentale e permessi: in pochi lo sanno

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Valentina Trogu

L’INPS informa i cittadini dell’introduzione di nuove regole sul congedo parentale e permessi concessi con la Legge 104.

I datori di lavoro hanno nuovi obblighi e procedure da affrontare in relazione ai flussi Uniemens destinati al calcolo dei contributi.

Legge 104, permessi e congedi novità
Le nuove regole INPS su congedi e permessi – Ilovetrading.it

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha riepilogato le nuove direttive post evoluzione normativa riguardante i permessi di conciliazione tra vita familiare e professionale. Nell’ultimo anno abbiamo assistito a svariati cambiamenti ma non tutti i cittadini conoscono le novità. Di conseguenza lo scorso 26 luglio l’INPS ha raccolto tutte le regole che i datori di lavoro sono chiamati a seguire con riferimento alla compilazione dei flussi Uniemens. Parliamo della denuncia obbligatoria che ogni mese deve essere inviata all’ente della previdenza sociale dai datori di lavoro del settore privato che agiscono come sostituti d’imposta.

Con tale denuncia vengono comunicati i dati retributivi e tutte le informazioni utili al calcolo dei contributi. Ripetiamo che si tratta di un obbligo dal quale non si può essere esentati.

Novità sul congedo parentale, permessi Legge 104 e sui congedi maternità/paternità

La Legge di Bilancio 2023 e il DL 105/2022 hanno cambiato i codici evento e conguaglio che si devono utilizzare quando il lavoratore chiede un congedo parentale o di paternità. L’INPS, poi, ha aggiunto che per godere del periodo di congedo parentale aggiuntivo di tre mesi non è indispensabile che l’altro genitore abbia richiesto in precedenza i tre mesi di congedo indennizzato non trasferibili.

Nuove regole INPS permessi 104
Congedi e permessi 104, le novità per i genitori – Ilovetrading.it

Nel riassunto nell’ente si legge come il datore di lavoro debba applicare il codice evento MA2 entro il compimento dei sei mesi di coppia prima che il bambino raggiunga i sei anni di vita. Si dovrà considerare anche l’eventuale mese indennizzabile all’80%.

Un riferimento, poi, all’indennità all’80% per il congedo di maternità/paternità. Il contributo cresce rispetto al 30% della retribuzione per un mese (sempre all’interno dei primi sei anni di vita del bambino). Tale congedo all’80% riguarda i dipendenti (mamma o papà) che hanno terminato il periodo di assenza dopo il 31 dicembre 2022. L’indennità è imputabile a periodi successivi solo in caso di accordi contrattuali che prevedono tutele nei primi mesi di congedo parentale.

L’ultimo riferimento è ai permessi in caso di disabilità. L’INPS ricorda come dal mese di maggio 2023 si debba considerare la circolare numero 39 del 2023 che specifica l’addio della figura del referente unico. Significa che dal mese di agosto 2022 più caregiver possono richiedere i permessi per prendersi cura del familiare con disabilità grave. L’importante è restare nel limite dei tre giorni al mese.

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