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Reddito di Cittadinanza

Blocco del reddito di cittadinanza (quasi a tutti): l’INPS spiega perchè

Stop al Reddito di cittadinanza per 169.000 famiglie. L’Inps interviene per spiegare cosa fare. Vediamo insieme i dettagli.

Nessuno resterà lasciato solo. Il Reddito di cittadinanza è stato abolito ma, seguendo le indicazioni dell’Inps, sarà possibile ottenere subito altri aiuti. Analizziamo la situazione nei dettagli.

Nuovo messaggio dall’Inps-(Ansa foto)- Ilovetrading.it

In teoria per 169.000 nuclei familiari luglio sarebbe stato l’ultimo mese del Reddito di cittadinanza. Qualche giorno fa l’Inps ha inviato tramite sms la notizia che, a partire da agosto, niente più reddito per:

  • le famiglie che hanno ricevuto il sussidio ininterrottamente da gennaio a luglio;
  • le famiglie al cui interno non ci sia nemmeno un disabile o un minorenne o una persona con più di 60 anni. Queste tre categorie, infatti, vengono ritenute non occupabili e, dunque, danno diritto ad un nucleo familiare di continuare a ricevere l’aiuto statale fino a dicembre.

Lo stop al Reddito ha mandato nel panico tutti quelli che hanno ricevuto il messaggio dell’istituto di previdenza sociale. Infatti in diverse città sono state organizzate manifestazioni e scioperi della fame e prese d’assalto le sedi dell’Inps. Per questa ragione l’istituto di Pasquale Tridico si è affrettato a rassicurare tutti: nessuno verrà abbandonato.

Reddito di cittadinanza: ecco cosa succede ora

Come abbiamo visto il premier Giorgia Meloni è andata avanti per la sua strada e, nonostante le minacce ricevute nei mesi scorsi, ha abolito il Reddito di cittadinanza, misura di sostegno a firma Cinque Stelle nata nel 2019. Purtroppo il Reddito non ha saputo reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro. Per questa ragione il nuovo Esecutivo ha pensato a due nuove misure finalizzate ad aiutare chi davvero non può lavorare e a trovare un lavoro a chi, al contrario, è occupabile.

Due modi per non perdere il sussidio/ Ilovetrading.it

L’Inps ha informato che le 169.000 persone a cui è stato revocato il Reddito di cittadinanza, ora hanno due possibilità:

  • chi non è in grado di lavorare per motivi di età o di salute può rivolgersi ai servizi sociali. Se verrà preso in carico, continuerà a ricevere il sussidio fino a dicembre e poi, a gennaio 2024, potrà fare richiesta per avere l’assegno di inclusione.
  • Chi, invece, ha un’età tra i 18 e i 59 anni e non ha disabilità,  può rivolgersi ai centri per l’impiego per trovare un’occupazione. Qualora non si riuscisse a trovare un lavoro in linea con le competenze dell’interessato, allora si avrà diritto al Supporto lavoro e formazione: un sussidio di 350 euro al mese che può essere erogato fino a 12 mesi.

Tra l’altro il Supporto lavoro e formazione, pur avendo un importo di appena 350 euro, può essere erogato a tutti i componenti di una famiglia se tutti sono disoccupati e tutti accettano di seguire determinati percorsi organizzati dai centri per l’impiego finalizzati alla ricollocazione. Dunque se in un nucleo familiare ci sono 4 soggetti tutti disoccupati, quel nucleo riceverà ben 1400 euro al mese.

Samanta Airoldi

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