L’invalidità civile riconosciuta al di sopra di una soglia fissata permette di ottenere l’esenzione dal ticket sanitario. Controlla come ottenere il beneficio.
Dal 1982 in Italia è stato introdotto il ticket come misura per i cittadini di contribuire ai servizi sanitari a cui hanno diritto. Per la precisione lo si paga per tutte le prestazioni che rientrano nei LEA (Livelli essenziali di assistenza). In queste rientrano le visite mediche presso specialisti, la diagnostica di laboratorio o strumentale, i codici bianchi del Pronto Soccorso e le terapie presso centri termali. Non è necessario invece per i controlli dal medico di base, le protesi e i trattamenti ricevuti durante un ricovero in Ospedale.

Esistono però delle esenzioni al pagamento del ticket, in particolare per chi presenta un’invalidità civile riconosciuta pari ad almeno il 67%. Non occorre dunque che versino alcuna quota per i servizi del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), ma occorre essere in possesso del verbale di invalidità civile. Con questo è possibile richiedere il tesserino per l’esenzione, un documento che va esibito quando ci si reca a fare una visita o in farmacia per un medicinale di classe A.
Questo tesserino lo fornisce l’ASL di competenza per la propria zona, una volta che le venga inoltrato il verbale, un documento di identità e la tessera sanitaria della persona invalida. Se l’invalidità riconosciuta supera il 75% invece non solo si ha l’esenzione dal ticket, ma si aggiungono altre agevolazioni, tra cui ausili tecnici gratuiti come i deambulatori, e rientrano fra le categorie protette.
Come farsi riconoscere l’invalidità per l’esenzione dal ticket
Appurato che è l’ASL a dare la tessera per dimostrare il proprio stato di esente dal pagamento del ticket, prima serve comunque procurarsi il verbale. Per questa documentazione l’organo di riferimento è la Commissione Medica per l’accertamento dell’invalidità civile, presente in ogni ASL. La domanda per essere sottoposti a tale controllo va però inviata tramite il sito dell’INPS e deve allegare già il certificato medico introduttivo redatto dal medico di base.

Il cittadino che ha presentato richiesta sarà poi contattato dall’ASL che lo informerà della data in cui la Commissione sarà disponibile. Tale appuntamento potrà essere spostato una volta sola ma può anche essere fatto a livello domiciliare. Occorre però in tal caso che sia sempre il medico di base o quello che ha redatto il certificato introduttivo a richiedere che la visita si svolga in questa modalità. Anche dopo aver ottenuto il verbale di invalidità possono essere previsti ulteriori accertamenti per eventuali modifiche.