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Conto corrente in rosso: arrivano le nuove regole ed i rischi sono enormi | Corri ai ripari

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Antonia Festa

Sono entrate in vigore nuove regole europee per coloro che hanno conti correnti in rosso. Attenzione, le conseguenze sono terrificanti.

L’apertura di un conto corrente è uno dei metodi preferiti dai risparmiatori per conservare il proprio denaro.

conto corrente
Il conto corrente può andare in rosso (ilovetrading.it)

A volte, tuttavia, può capitare di finire in rosso. È una situazione che si verifica quando le spese sono maggiori dei guadagni o, comunque, del saldo depositato sul conto corrente. Tale fenomeno prende il nome di “sconfinamento di conto“.

I motivi per i quali il conto può essere scoperto sono molteplici, come delle spese impreviste oppure un ritardo nell’accredito dello stipendio o della pensione o, ancora, un errore di calcolo. A prescindere dalle cause, lasciare il proprio conto corrente in rosso è molto rischioso, perché la legge prevede delle sanzioni sia per il correntista sia per l’Istituto di credito.

Conto corrente in rosso: perché bisogna evitarlo a tutti i costi?

Rispetto al passato, attualmente è più pericoloso avere un conto corrente in rosso. Non c’è, infatti, soltanto l’obbligo per il risparmiatore di versare alla banca gli interessi moratori ed evitare ogni tipo di operazione. La banca vanta un credito nei confronti del correntista e non ha certezze che venga saldato.

risparmi banca
Come salvare i propri risparmi? (ilovetrading.it)

Per evitare quest’ultimo inconveniente, sono state introdotte nuove regole europee, che definiscono quando un cliente è in default (ossia inadempiente).

Prima dell’innovazione normativa, si era considerati inadempienti nei confronti della banca nel caso in cui si aveva un debito superiore ad un determinato limite per più di 90 giorni.

Attualmente, invece, si è in default se si ha un debito di 100 euro, per le persone fisiche, oppure, per le imprese, se si supera l’1% del totale dei debiti dell’azienda.

Cosa significa essere cattivi pagatori e quali rischi comporta?

La principale conseguenza di finire col conto in rosso è il blocco, da parte della banca, di tutti gli addebiti automatici. Di conseguenza, se si hanno utenze, rate di mutui o finanziamenti da pagare con domiciliazione bancaria, potrebbero sorgere dei problemi.

In questi casi, si rischia grosso, perché, senza l’addebito sul conto corrente, si accumulerebbero ulteriori debiti e inadempienze. Se, inoltre, la situazione si protrae per più di 3 mesi consecutivi, si viene inseriti nella lista dei cattivi pagatori presso la Centrale dei Rischi.

Per queste ragioni, è opportuno pensare a delle alternative, soprattutto se bisogna affrontare ingenti spese, superiori alla cifra depositata sul conto. Si può optare, ad esempio, per il fido, la cessione del quinto o un prestito, in modo da scongiurare il blocco delle operazioni.

Ricordiamo, infine, che la banca vieta anche di chiudere un conto in rosso, almeno fino all’estinzione del debito e dei relativi interessi.

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