Si sa che le spese mediche tracciabili sono detraibili nel modello 730/2023. Ma esiste un’eccezione che estende la possibilità ai pagamenti in contanti.
Quando si compila la dichiarazione dei redditi non bisogna scordare di avere con sé le fatture e gli scontrini dei pagamenti su cui si applica una detrazione. Quella prevista per le analisi, gli esami del sangue e i trattamenti sanitari è pari al 19% a patto che i pagamenti siano tracciabili.
La somma complessiva deve inoltre superare i 129,11 euro e la detrazione si applica sull’eccesso rispetto a questa cifra. Alla regola della tracciabilità dei pagamenti però esiste un’eccezione che è meglio ricordare per poterne approfittare.
Prima di tutto quando si acquistano dei medicinali in farmacia non è necessario avere a portata di mano il bancomat o la carta di credito. Vale sia per quelli acquistati con prescrizione medica che per i farmaci che non la richiedono, inclusi i prodotti omeopatici. Si possono detrarre anche i medicinali comprati online a patto che gli enti da cui si acquistano siano autorizzati dal Ministero della Salute.
Non sono inclusi invece colliri o integratori alimentari in quanto si tratta di articoli di parafarmacia. I test per l’autodiagnosi invece rientrano tra i farmaci detraibili, come lo stick usato per la gravidanza o il test per la menopausa.
Si accetta il pagamento in contanti anche per le spese sostenute per le prestazioni sanitarie erogate dalle strutture pubbliche o sanitarie accreditate con il Sistema Sanitario Nazionale. Per la precisione si fa riferimento al ticket che si paga in ospedale, che non supera mai i 36,15 euro.
Per compilare il modello 730/2023 occorre avere con sé gli scontrini parlanti ricevuti in farmacia dove sia specificata la quantità e la tipologia di farmaci acquistati. Basta anche l’indicazione generica di medicinale in modo che in caso lo stesso giorno si siano acquistati prodotti diversi (es. integratori) questi non vengano inclusi. Al momento del pagamento bisogna anche fornire la propria tessera sanitaria in corso di validità così che lo scontrino riporti il codice fiscale.
Per sicurezza occorre verificare che lo scontrino riporti l’abbreviazione “med” oppure la sigla “OTP”, che si riferisce ai farmaci da banco. Non occorre invece conservare la ricetta medica, che scade comunque dopo sei mesi e va rifatta. Se sulla ricevuta compare la sigla “SOP” si tratta comunque di un medicinale detraibile ma indica quelli senza bisogno di prescrizione.
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