Affitto con riscatto: un’alternativa all’acquisto immobiliare in Italia. Ecco cosa può accadere se hai a che fare con una casa.
Acquistare una casa in Italia sta diventando un’impresa sempre più ardua, alimentata anche dall’incessante aumento dei tassi di interesse per i mutui. Nonostante teoricamente i prezzi degli immobili dovrebbero scendere, sempre più famiglie si trovano nell’impossibilità di affrontare un acquisto a causa dell’elevato costo del denaro.
Questa sfida ha spinto i contratti di affitto a svolgere un ruolo sempre più rilevante nel settore immobiliare. Negli ultimi tempi, l’attenzione si è concentrata sull’affitto con riscatto, un concetto che è entrato nell’ambito delle conversazioni, anche se rimane ancora oscuro per molti. Tuttavia, potrebbe offrire un metodo per ottenere una casa senza dover necessariamente ricorrere a un mutuo, almeno inizialmente.
Ma qual è il quadro normativo di questa forma di affitto con opzione d’acquisto? Quali differenze presenta rispetto ai contratti di locazione tradizionali? Esploreremo tutto ciò, oltre a valutare la convenienza di questa scelta, per offrire una prospettiva completa che consenta di prendere decisioni consapevoli riguardo alla stipula di un accordo di questo tipo.
L’affitto con riscatto è un tipo speciale di contratto che permette all’affittuario di prendere in locazione un immobile e di avere l’opzione di acquistarlo in futuro pagando un canone mensile maggiorato, che funge da anticipo sul prezzo di acquisto. A differenza di un contratto di affitto tradizionale, in cui si tratta solo di un patto tra locatore e affittuario, qui si prevede la possibilità che l’affittuario diventi il proprietario effettivo dell’abitazione entro un periodo prestabilito.
Esistono varie modalità di affitto con riscatto. La più comune è il contratto di locazione con preliminare di vendita (o patto di futura vendita), che richiede l’intervento di un notaio per la sua stesura. Se il conduttore non procede all’acquisto dell’abitazione, il venditore può trattenere le somme già versate come compenso, mentre il contratto di affitto proseguirà normalmente.
Un’altra opzione da tenere in considerazione
Un’altra opzione diffusa è l’affitto con riscatto e opzione di futuro acquisto. In questo caso, si stipula un normale contratto di affitto, e al termine di esso (o in una data prestabilita), l’affittuario ha l’opportunità di acquistare l’immobile. Durante l’affitto, l’affittuario paga un canone mensile maggiorato, parte del quale costituirà un “premio” scalato dal prezzo totale di vendita.
Una terza tipologia è l’affitto con riscatto con riserva di proprietà, in cui il venditore ritarda il trasferimento della proprietà fino a quando l’acquirente non ha completato il pagamento dell’intero prezzo di vendita. Questo si configura come un contratto di compravendita, con le imposte a carico dell’affittuario.
Il contratto di affitto con riscatto è disciplinato da precise regole che definiscono l’accordo tra proprietario e affittuario, includendo l’opzione d’acquisto.
In questo tipo di affitto, l’affittuario versa un canone mensile maggiorato del 20-30% rispetto a un normale contratto di locazione. La parte extra di questo pagamento funge da anticipo per l’eventuale acquisto futuro dell’immobile, offrendo un’opportunità unica di investimento nel mercato immobiliare italiano.
