Come evitare che, in caso di scadenze di pagamento non rispettate, la situazione debitoria non degeneri? Ecco alcuni consigli utili.
Come possiamo verificare se abbiamo debiti pendenti per non rischiare che la situazione peggiori a causa dell’aggiunta di interessi di mora? E nel caso in cui il creditore non si faccia avanti, meglio non preoccuparsi a riguardo? Ebbene, cominciamo dal rispondere a quest’ultima domanda. Spesso, soprattutto per i creditori che godono di un assetto finanziario solido e stabile, attendere oltre i tempi di scadenza senza “premere” sul debitore è una strategia.
Perché? Proprio per gli interessi di mora (ed affini): se un creditore non ha necessità di ricevere indietro il credito di cui gode in tempi celeri, appunto perché essendo solido può “permetterselo”, senza incorrere a sua volta in difficoltà economiche, attendere con l’unica cautela di non lasciar incorrere il credito in prescrizione si rivela conveniente, proprio perché il capitale aumenta.
Mentre per il debitore la situazione si aggrava. E non soltanto in termini di pendenze in essere, ma anche in termini di nuovo credito da dover eventualmente richiedere. Il quale, appurata la situazione di morosità pregressa da parte del nuovo potenziale creditore, potrà essere ostacolato se non anche rifiutato per più che leggittimi motivi precauzionali. Ma il debitore può evitare che ciò avvenga: vediamo come.
La pianificazione finanziaria per tenere a bada il proprio debito
Per tenere sotto controllo la propria situazione debitoria, oggi è possibile utilizzare numerosi servizi offerti dagli enti pubblici e privati creditori nonché strumenti informatici da utilizzare autonomamente attraverso il web. Ad esempio, per verificare la presenza di eventuali debiti fiscali, enti pubblici come l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia di Riscossione e l’INPS consentono facilmente di accedere al proprio profilo fiscale personale attraverso il web.
Attraverso i portali online di ciascun ente, infatti, è possibile accedere al proprio cassetto fiscale, all’interno del quale viene archiviata tutta la documentazione relativa alla propria condizione fiscale, debiti eventuali inclusi. Dunque pianificare un controllo periodico del cassetto, anche in base a periodi non troppo ravvicinati come ad esempio semestrali, è la migliore cautela gestionale da adottare come abitudine costante.
In quanto agli istituti privati, come banche e finanziarie, oltre a disporre anch’essi (o, per cautela, diciamo quasi tutti) di strumenti informatici per il controllo autonomo online simili a quelli pubblici menzionati, sono tenuti a fornire estratti conto di riepilogo finanziario ad ogni richiesta avanzata dai propri clienti. Anche in questo caso, l’abitudine che risulta essere la più virtuosa è adottare una pianificazione finanziaria di controllo abitudinario e, in caso emergano debiti, provvedere quanto prima al loro saldo.
